Ingressi in Italia dall’estero: le novità dell’ultima Ordinanza anti-Covid

SOSTIENI L’ASSOCIAZIONE BELLUNESI NEL MONDO. DIVENTA SOCIO

In vigore la nuova Ordinanza del Ministero della Salute con le disposizione anti-Covid sui viaggi da e per l’estero. A fare il punto della situazione sulle principali novità è la Farnesina.

«Le persone provenienti dai Paesi in elenco D – spiega il Ministero – possono entrare in Italia presentando green pass, test negativo effettuato nelle 72 ore precedenti (48 nel caso di ingresso dal Regno Unito) e Passenger Locator Form; in mancanza, dovranno effettuare cinque giorni di mini-quarantena e sottoporsi a test al termine dell’isolamento».

Altra novità riguarda i soggetti provenienti da Canada, Giappone e Stati Uniti d’America, che «possono entrare in Italia presentando green pass (o certificazione rilasciata dalle autorità sanitarie locali a seguito di una vaccinazione validata dall’Agenzia europea per i medicinali), test negativo effettuato nelle 72 ore precedenti e Passenger Locator Form».

Consentito, a prescindere dalla nazionalità, ma soltanto per motivi di studio o di rientro presso la propria residenza (o quella del coniuge, della parte di unione civile o dei figli minori), nonché nei casi espressamente autorizzati dal Ministero della Salute, l’ingresso dall’India, dal Bangladesh e dallo Sri Lanka. L’arrivo da questi Paesi è soggetto alle seguenti condizioni:

  • presentazione di test negativo effettuato nelle 72 ore precedenti;
  • test all’arrivo in aeroporto;
  • isolamento fiduciario di dieci giorni e test al termine dell’isolamento.

È inoltre consentito l’ingresso in Italia dal Brasile (a seguito di test negativo entro 72 ore dall’arrivo, isolamento di dieci giorni e ulteriore test al termine dello stesso) anche per motivi di studio (a prescindere dalla cittadinanza e dalla residenza anagrafica). Motivazione, quest’ultima, che si aggiunge a quelle già previste, ossia:

  • residenza anagrafica in Italia da data precedente al 13 febbraio 2021;
  • raggiungimento del domicilio, abitazione o residenza di figli minori, coniuge o parte di unione di civile;
  • inderogabili necessità, su espressa autorizzazione del Ministero della Salute.

Le norme in questione sono in vigore fino al 25 ottobre 2021. Tutti i dettagli per quanto riguarda i cittadini italiani in rientro dall’estero e i cittadini stranieri in Italia sono consultabili sul sito: www.esteri.it.

Misure anti-Covid in Portogallo. Da oggi in vigore lo stato di contingenza

SOSTIENI L’ASSOCIAZIONE BELLUNESI NEL MONDO. DIVENTA SOCIO

In vigore dal 23 agosto 2021 in Portogallo lo stato di contingenza. Lo segnala, in merito alla situazione Covid nel Paese, l’Ambasciata d’Italia a Lisbona.

A tal proposito, la stessa Ambasciata spiega che l’imbarco dei passeggeri di voli in partenza dall’Italia con destinazione o scalo in Portogallo continentale è consentito solo previa presentazione al vettore, al momento della partenza, di:

  • certificazione verde Covid-19 da cui risulti che si è completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni,
  • prova con esito negativo di test molecolare realizzato entro le 72 ore precedenti l’imbarco (in alternativa può essere esibita la prova di negatività al test antigenico realizzato nelle 48 ore precedenti la partenza).

«All’arrivo in territorio nazionale continentale – spiega l’Ambasciata – il risultato del test potrebbe essere richiesto anche dalla Polizia di Pubblica Sicurezza o dal Servizio Stranieri e Frontiere (SEF)».

Sono esentati dall’effettuazione del test i bambini di età inferiore ai 12 anni.

In alternativa, i passeggeri potranno presentare la Certificazione Digitale Covid Ue attestante la somministrazione completa del ciclo vaccinale.

«Tutti i passeggeri – spiega ancora la sede diplomatica a Lisbona – dovranno compilare il modulo di localizzazione digitale (PLF) del Governo portoghese disponibile su portugalcleanandsafe.pt».

Non esistono particolari restrizioni, invece, in merito alla frontiera terrestre tra Portogallo e Spagna.

«Per l’attraversamento di Spagna, Francia o altri Paesi – precisa tuttavia l’Ambasciata – si consiglia di visitare i siti delle Rappresentanze diplomatiche italiane nei Paesi di transito».

Per maggiori informazioni si rimanda al sito: amblisbona.esteri.it.

Norme per l’ingresso e il soggiorno in Russia: i chiarimenti del Consolato d’Italia a San Pietroburgo

SOSTIENI L’ASSOCIAZIONE BELLUNESI NEL MONDO. DIVENTA SOCIO

«È recentemente entrato in vigore il decreto del Governo che ha ripristinato la possibilità per i cittadini italiani di entrare nella Federazione Russa esclusivamente con voli aerei diretti dall’Italia». Lo segnala ai connazionali il Consolato Generale d’Italia a San Pietroburgo.

«Dal punto di vista pratico – precisa il Consolato – si sconsiglia per il momento ai cittadini italiani di fare ingresso nel territorio della circoscrizione consolare di San Pietroburgo tramite i valichi di frontiera terrestri nonostante l’Ordinanza del Governo russo n. 635-r del 16 marzo 2020 lo consenta ancora ad alcune categorie».

«Ai cittadini italiani muniti di un visto in corso di validità e a coloro che hanno intenzione di chiedere un nuovo visto di ingresso – prosegue l’avviso – si raccomanda di rivolgersi comunque, per maggiori dettagli sulle modalità di ingresso, agli uffici consolari russi in Italia mediante le consuete procedure».

Il Consolato ricorda inoltre che le vigenti normative anti-Covid prevedono tuttora i seguenti adempimenti:

  • prima di partire è necessario procurarsi un certificato, in lingua inglese o russa, rilasciato da un laboratorio accreditato presso il Servizio Sanitario Nazionale, che attesti il risultato negativo di un test molecolare PCR (tampone) eseguito non più di 72 ore prima dell’ingresso in Russia;
  • al rientro in Italia e obbligatorio informare le autorità sanitarie regionali e sottoporsi a dieci giorni di isolamento fiduciario, al termine dei quali occorre sostenere un nuovo tampone, dal cui esito negativo dipende la fine del regime di quarantena.

Altra indicazione che arriva dal Consolato: «è stata prorogata fino al 30 settembre 2021 la possibilità di soggiornare nella Federazione Russa per gli stranieri entrati legalmente e i cui visti, permessi di permanenza temporanea (RVP), carte di soggiorno (VNZh) e altri documenti di registrazione migratoria siano nel frattempo scaduti».

Agli stranieri che non hanno motivi legali per soggiornare in Russia e a coloro che non hanno lasciato il Paese in seguito alla ripresa dei collegamenti con lo Stato di cui sono cittadini o in cui hanno un permesso di soggiorno permanente, viene data la possibilità di presentare entro il 30 settembre 2021 agli uffici territoriali del Ministero dell’Interno una domanda di regolarizzazione del proprio soggiorno.

«Nel caso in cui i cittadini stranieri presentino tale domanda – puntualizza la nostra rappresentanza a San Pietroburgo – non saranno soggetti ad espulsione e al successivo divieto di ingresso nella Federazione Russa».

Per ulteriori dettagli si rimanda al sito: conssanpietroburgo.esteri.it.

Ingressi in Israele dall’Italia. Le nuove norme in vigore dall’11 agosto

SOSTIENI L’ASSOCIAZIONE BELLUNESI NEL MONDO. DIVENTA SOCIO

In vigore dall’11 agosto le nuove misure per i viaggi in Israele dall’estero. Le novità si affiancano a quanto già previsto per l’ingresso nel Paese da parte di cittadini non israeliani; ingresso consentito solo avendo:

  • una specifica autorizzazione rilasciata dalle autorità israeliane, salvo che il viaggiatore sia titolare di carta d’identità israeliana (“teudat zeut”) o di un visto di lungo periodo (B1 o A1, A2, A3, A4, A5);
  • un test PCR negativo effettuato entro le 72 ore precedenti la partenza. Il documento attestante la negatività dovrà essere presentato al vettore aereo prima dell’imbarco;
  • un’autocertificazione sanitaria ottenuta compilando online, entro 24 ore dalla partenza, la “inbound clearance application”;
  • un’assicurazione che copra il rischio di malattia da Covid per tutto il periodo di permanenza in Israele.

Dall’11 agosto, inoltre, i viaggiatori provenienti dall’Italia o da altri Paesi considerati ad “alto rischio”, dovranno obbligatoriamente effettuare in aeroporto un ulteriore test PCR ed entrare in isolamento fiduciario per quattordici giorni, riducibili a sette nel caso di ulteriore tampone negativo effettuato sette giorni dopo l’arrivo.

A fornire le precisazioni sulla questione è l’Ambasciata italiana a Tel Aviv, che precisa: «I cittadini stranieri sono obbligati all’isolamento in appositi “Covid hotel”».

Sempre l’Ambasciata spiega che «l’obbligo di quarantena non si applica ai voli indiretti da Paesi ad “alto rischio” se i passeggeri rimangono nel perimetro dell’aeroporto per non più di dodici ore».

Altra novità: a partire dal 20 agosto, per accedere a qualunque evento culturale o sportivo, palestre, ristoranti, sale banchetto, conferenze, attrazioni turistiche e luoghi di culto, a prescindere dal numero di presenze, sarà necessario essere vaccinati, guariti o con un test negativo (anche nel caso di minori di 12 anni).

È infine previsto l’obbligo di indossare la mascherina in ogni circostanza negli spazi al chiuso, e all’aperto nel caso di eventi con oltre cento partecipanti.

Sul fronte opposto, quello di chi viaggia da Israele verso l’Italia, è necessario presentare all’imbarco un certificato di vaccinazione o guarigione rilasciato dalle Autorità sanitarie italiane o israeliane. In alternativa, può essere esibito un test PCR negativo effettuato 48 prima della partenza.

Sempre per quanto riguarda gli ingressi in Italia dal territorio israeliano, l’Ambasciata sottolinea che «Il Ministero della Salute italiano ha riconosciuto i certificati israeliani di vaccinazione e guarigione dal Covid e quelli che attestano un tampone negativo come equivalenti ai certificati italiani, sia ai fini dell’ingresso in Italia sia come “green pass” per l’accesso a locali e pubblici esercizi al chiuso, nonché a spettacoli ed eventi. Inoltre, in base alla normativa italiana, i viaggi in Italia da Israele sono consentiti senza necessità di motivazione, anche per turismo».

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito: ambtelaviv.esteri.it.

Viaggi per la Cina. Temporaneamente possibile richiedere il QR code per imbarcarsi su voli con uno scalo

SOSTIENI L’ASSOCIAZIONE BELLUNESI NEL MONDO. DIVENTA SOCIO

«A seguito della temporanea sospensione dei voli per Nanchino, l’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia ha reso noto che a partire dal 29 luglio, e fino al ristabilimento delle tratte, sarà possibile richiedere il QR code di imbarco per i voli con scalo in un terzo Paese».

Lo rende noto il Consolato Generale d’Italia a Shanghai, che precisa come sia tuttavia necessario «effettuare un doppio tampone: uno in Italia prima della partenza e uno nel Paese di scalo».

«Nel Paese di scalo, infatti – aggiunge il Consolato -, il viaggiatore dovrà ottenere un nuovo QR code, caricando sul sito dedicato i risultati dei due tamponi e il codice sanitario già conseguito in Italia».

Il QR code non verrà invece rilasciato nel caso di più scali aerei. Non verrà inoltre più emesso nemmeno per i voli con un solo scalo una volta che saranno ristabiliti i voli diretti Milano-Nanchino.

Per maggiori informazioni si rimanda al sito: consshanghai.esteri.it.

Open chat
1
Ciao, come possiamo aiutarti?
Skip to content
Design by DiviMania | Made with ♥ in WordPress