Ingressi in Israele dall’Italia. Le nuove norme in vigore dall’11 agosto

da | 11 Ago 2021 | 0 commenti

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In vigore dall’11 agosto le nuove misure per i viaggi in Israele dall’estero. Le novità si affiancano a quanto già previsto per l’ingresso nel Paese da parte di cittadini non israeliani; ingresso consentito solo avendo:

  • una specifica autorizzazione rilasciata dalle autorità israeliane, salvo che il viaggiatore sia titolare di carta d’identità israeliana (“teudat zeut”) o di un visto di lungo periodo (B1 o A1, A2, A3, A4, A5);
  • un test PCR negativo effettuato entro le 72 ore precedenti la partenza. Il documento attestante la negatività dovrà essere presentato al vettore aereo prima dell’imbarco;
  • un’autocertificazione sanitaria ottenuta compilando online, entro 24 ore dalla partenza, la “inbound clearance application”;
  • un’assicurazione che copra il rischio di malattia da Covid per tutto il periodo di permanenza in Israele.

Dall’11 agosto, inoltre, i viaggiatori provenienti dall’Italia o da altri Paesi considerati ad “alto rischio”, dovranno obbligatoriamente effettuare in aeroporto un ulteriore test PCR ed entrare in isolamento fiduciario per quattordici giorni, riducibili a sette nel caso di ulteriore tampone negativo effettuato sette giorni dopo l’arrivo.

A fornire le precisazioni sulla questione è l’Ambasciata italiana a Tel Aviv, che precisa: «I cittadini stranieri sono obbligati all’isolamento in appositi “Covid hotel”».

Sempre l’Ambasciata spiega che «l’obbligo di quarantena non si applica ai voli indiretti da Paesi ad “alto rischio” se i passeggeri rimangono nel perimetro dell’aeroporto per non più di dodici ore».

Altra novità: a partire dal 20 agosto, per accedere a qualunque evento culturale o sportivo, palestre, ristoranti, sale banchetto, conferenze, attrazioni turistiche e luoghi di culto, a prescindere dal numero di presenze, sarà necessario essere vaccinati, guariti o con un test negativo (anche nel caso di minori di 12 anni).

È infine previsto l’obbligo di indossare la mascherina in ogni circostanza negli spazi al chiuso, e all’aperto nel caso di eventi con oltre cento partecipanti.

Sul fronte opposto, quello di chi viaggia da Israele verso l’Italia, è necessario presentare all’imbarco un certificato di vaccinazione o guarigione rilasciato dalle Autorità sanitarie italiane o israeliane. In alternativa, può essere esibito un test PCR negativo effettuato 48 prima della partenza.

Sempre per quanto riguarda gli ingressi in Italia dal territorio israeliano, l’Ambasciata sottolinea che «Il Ministero della Salute italiano ha riconosciuto i certificati israeliani di vaccinazione e guarigione dal Covid e quelli che attestano un tampone negativo come equivalenti ai certificati italiani, sia ai fini dell’ingresso in Italia sia come “green pass” per l’accesso a locali e pubblici esercizi al chiuso, nonché a spettacoli ed eventi. Inoltre, in base alla normativa italiana, i viaggi in Italia da Israele sono consentiti senza necessità di motivazione, anche per turismo».

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito: ambtelaviv.esteri.it.

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