La Provincia avvia il censimento delle case vuote. La rassegna di giovedì 12 dicembre 2024

La rassegna stampa di Radio ABM dedicata alla lettura delle edizioni di oggi, giovedì 12 dicembre 2024, dei quotidiani bellunesi il Corriere delle Alpi e Il Gazzettino.

Le notizie in primo piano: Bellunese – «Caccia agli alloggi sfitti». La Provincia avvia il censimento delle case vuote. Forte spinta sui proprietari: «Vanno locate» | Cortina – Pista da bob, scelti i ghiacciatori. Sei addetti locali e cinque esterni | Fonzaso – San Micel, l’eremo antico ora brilla di nuova luce | Belluno – «Mi ha toccato il seno in ufficio». Capo a processo | Sicurezza – Cambia il Questore di Belluno | Pattinaggio – Emily Tormen stella nascente nella velocità su ghiaccio | Buona giornata da Radio ABM – voce delle Dolomiti | www.bellunesinelmondo.it/radio-abm.

Alano e l’emigrazione in Belgio. Domani la presentazione del libro “I neri fantasmi di Marcinelle”

Nei primissimi anni del secondo dopoguerra, circa il dieci per cento della popolazione di Alano di Piave si spostò in Belgio, al seguito delle svariate decine di minatori che emigrarono per lavorare nelle miniere di carbone di quello che veniva chiamato il Paese nero.

Si trattò di un’emigrazione drammatica (basti pensare alla sorte subita da Mario Tessaro, morto con altre decine di compagni di lavoro in una tragedia accaduta nelle miniere di Seraing, nel 1953). Un’emigrazione che verrà rievocata e celebrata giovedì 12 dicembre alle 18:00 ad Alano, nella sala consiliare, durante una serata organizzata dalle associazioni locali, dal Comune e dall’Associazione Bellunesi nel Mondo.

Sarà l’occasione per ripercorrere, anche attraverso i diari di un minatore alanese, Espedito Prosdocimo, le tappe di quella emigrazione spesso drammatica.

Ma sarà anche un momento che consentirà di riflettere sulle conseguenze di quell’emigrazione che produsse migliaia di casi di silicosi.

Proprio ad Alano, alla fine degli anni Settanta, si tenne un grande convegno dedicato alle problematiche connesse a questa piaga che devastò per decenni la provincia di Belluno, e il basso Feltrino in maniera particolarmente significativa.

La serata ruoterà attorno alla presentazione del libro “I neri fantasmi di Marcinelle, storia (e storie) dell’emigrazione bellunese in Belgio”, scritto da Egidio Pasuch e pubblicato dall’Abm.

Interverrà l’autore, per decenni insegnante nelle scuole superiori del Bellunese e dell’Agordino e giornalista pubblicista.

Concerto di Natale a Belluno: il Coro Minimo Bellunese chiude l’anno in musica

Venerdì 20 dicembre 2024, alle ore 20.45, la Chiesa di Santo Stefano a Belluno sarà teatro del tradizionale Concerto di Natale, che segna anche l’ultimo appuntamento dell’anno per il Coro Minimo Bellunese.

In questa speciale occasione, il coro ospiterà gli amici del Coro Monti del Sole di Sedico, offrendo una serata di canti natalizi e armonie corali che promette di incantare il pubblico.

Un evento imperdibile per celebrare il Natale e concludere l’anno con la magia della musica in un’atmosfera suggestiva e calorosa.

Gran Galà di Natale: musica e solidarietà nella chiesa di Puos d’Alpago

Sabato 21 dicembre 2024, alle ore 20.30, la Chiesa Parrocchiale di Puos d’Alpago ospiterà il tradizionale Gran Galà di Natale, un evento che da anni rappresenta un momento imperdibile per celebrare le festività in musica. Organizzato dal Coro Monte Dolada, l’appuntamento vedrà la partecipazione del Coro Col di Lana, diretto da Anna Devich, e dello stesso Coro Monte Dolada, guidato da Alessio Lavina.

L’evento non si limita a offrire una serata di canti e melodie natalizie, ma si fa anche promotore di un messaggio di solidarietà. Il Coro Monte Dolada ha deciso di dedicare questa edizione al Centro d’Ascolto Caritas Alpago-Ponte nelle Alpi, per sostenere le famiglie in difficoltà, con particolare attenzione ai nuclei con bambini, colpiti dalle crescenti situazioni di povertà.

Un’occasione per unire cultura, comunità e solidarietà, regalando un Natale più ricco di significato a tutti i partecipanti.

Alla scoperta dell’arte sacra di Belluno: tornano le visite natalizie gratuite

Anche quest’anno, il Natale a Belluno si arricchisce con un’iniziativa che unisce cultura e spiritualità. I volontari dell’Associazione Campedel propongono un viaggio alla scoperta dei tesori artistici delle chiese del territorio, attraverso visite guidate gratuite. Un’occasione unica per conoscere la storia e le opere d’arte che impreziosiscono i luoghi sacri della città, accompagnati da racconti, aneddoti e curiosità.

Due gli appuntamenti imperdibili previsti nel mese di dicembre, entrambi fissati alle ore 15.30.

Sabato 14 dicembre: Chiesa della Beata Vergine della Salute

Il primo incontro porterà i visitatori nella Chiesa della Beata Vergine della Salute, situata in Piazza delle Erbe. Edificata nel XVII secolo al piano terra del cinquecentesco Monte di Pietà, questa chiesa è un tributo alla più celebre Basilica della Salute di Venezia. All’interno, uno dei capolavori custoditi è l’altare laterale che incornicia il volto della Vergine, dipinto da Francesco Frigimelica e arricchito nel Settecento da una cornice con putti scolpiti dal grande Andrea Brustolon, il quale ha firmato anche i quattro angeli posti sopra il timpano dell’altare.

Sabato 21 dicembre: Battistero della Cattedrale di San Martino

Il secondo appuntamento condurrà i partecipanti al Battistero della Cattedrale di San Martino, un luogo di grande fascino storico e artistico. Costruito dopo il 1516 sulle fondamenta di una precedente chiesa dedicata a San Martino, il battistero assunse la funzione e il titolo dell’antico edificio demolito nel 1555 per ampliare la piazza antistante il Duomo. Dopo il terremoto del 1873, che causò la demolizione della vicina chiesa di Sant’Andrea, ospitò la trecentesca Madonna delle Grazie. Di grande pregio anche il coprifonte battesimale, decorato con le teste degli Apostoli realizzate da Angelo Majer intorno al 1904 e sormontato da un San Giovanni Battista ligneo attribuito alla bottega di Brustolon.

Informazioni utili

Le visite, organizzate in collaborazione con le parrocchie locali, sono completamente gratuite e non richiedono prenotazione.

Un’iniziativa che, come ogni anno, promette di far riscoprire la bellezza e il valore del patrimonio storico-artistico di Belluno, arricchendo il periodo natalizio con momenti di cultura e riflessione. Un’occasione da non perdere per chi desidera conoscere più a fondo i tesori nascosti della città.

“Sono solo un albero”: il nuovo romanzo di Francesca Mussoi tra memoria e resilienza ambientale

Un abete rosso secolare, una tempesta devastante e la forza di rinascere: sono questi gli elementi che animano “Sono solo un albero”, il nuovo romanzo di Francesca Mussoi, pubblicato da Infinito Edizioni. Il libro, ispirato alla distruzione causata dalla tempesta Vaia, verrà presentato venerdì 13 dicembre alle ore 18 presso il Centro parrocchiale di Roe di Sedico. L’evento, a ingresso libero, sarà arricchito dalle letture di Elisa Casanova e dalla partecipazione dell’artista Sara Masoch, autrice della suggestiva copertina, capace di catturare la poetica della narrazione.

La trama: la tempesta Vaia vista da un albero
Al centro del romanzo vi è Albero, un abete rosso che per secoli ha osservato silenziosamente la vita ai margini di una strada di montagna. La sua esistenza cambia radicalmente con l’arrivo della tempesta Vaia, che nel 2018 sconvolse l’equilibrio naturale e umano di intere aree montane. Attraverso gli occhi di Albero, il lettore vive il dramma della distruzione ma anche la straordinaria resilienza della natura e delle persone.

La storia si intreccia con le vicende di Aldo e Bianca, due personaggi che incarnano l’intreccio tra memoria e speranza. Albero diventa così il custode delle ferite di un territorio ferito ma ancora capace di offrire vita e bellezza.

Un inno alla natura e alla responsabilità collettiva
Il romanzo di Mussoi non è solo una narrazione emozionante, ma anche un invito alla riflessione. Attraverso la voce di Albero, l’autrice ricorda quanto sia fragile l’equilibrio dell’ecosistema e quanto sia urgente il compito di proteggerlo. Ogni pianta, animale e persona è parte di un intreccio vitale che va preservato con rispetto e responsabilità.

Le cicatrici lasciate dalla tempesta Vaia diventano un monito per il futuro: riscoprire il legame con la natura è essenziale per garantire un domani in cui uomo e ambiente possano convivere in armonia.

La memoria come chiave del futuro
Un tema centrale del romanzo è il valore della memoria. Albero, testimone silenzioso di secoli di storia, invita il lettore a fare tesoro del passato per costruire un futuro migliore. Le storie custodite nella natura diventano le radici di un domani fatto di consapevolezza e rispetto per l’ambiente.

“Sono solo un albero” è molto più di un racconto: è un viaggio emotivo che parla di perdita, rinascita e speranza, un omaggio alla maestosità delle Dolomiti bellunesi e alle lezioni che la natura ci offre. Un libro da leggere d’un fiato, che lascia nel cuore del lettore una riflessione profonda sul legame inscindibile tra uomo e ambiente.

Appuntamento al Centro parrocchiale di Roe di Sedico per scoprire questa toccante narrazione e lasciarsi ispirare da una serata all’insegna della letteratura e dell’arte.

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