Il mondo dell’emigrazione bellunese ha perso una persona che ha dedicato oltre trentasei anni della sua vita alla difesa dei diritti degli ex emigranti rientrati in Patria, risolvendo, da lontano, i problemi degli emigranti cadorini sparsi nel mondo.
Martedì 8 maggio, a Pieve di Cadore, ci ha lasciati Luigi Querincig. Segretario della Famiglia Ex emigranti ed emigrati del Cadore sin dal 1982, anno della sua costituzione, ha retto l’incarico fino al novembre del 2016, acquisendo grandi meriti e riconoscenza da parte degli associati e degli emigranti sparsi nel mondo.
Negli anni della sua segreteria ha contribuito alla crescita della sodalizio Abm lasciando il servizio soltanto per motivi di età.
Ha svolto un ruolo importantissimo nell’aiutare coloro che avevano deciso di emigrare con le questioni spesso difficili di carattere burocratico e nel tenere, poi, i contatti con gli emigrati.
Querincig ha svolto un ruolo fondamentale nell’assistenza agli emigranti di ritorno, soprattutto dal Sud America, costretti a rientrare in Veneto per motivi politici, economici o per la morte del capofamiglia. Un impegno che gli è stato riconosciuto sia dalla Magnifica Comunità di Cadore, che lo ha iscritto nell’albo d’onore – insieme a Papa Giovanni Paolo II – che dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia e dallo stesso segretario di Stato Vaticano cardinale Pietro Parolin, che lo hanno premiato nel 2017, in Cansiglio, in occasione della Giornata dei Veneti nel Mondo. «L’ABM lo ricorda con affetto – il pensiero del presidente Oscar De Bona – era il vero caposaldo della Famiglia Ex emigranti del Cadore e con passione e dedizione ha svolto il ruolo di segretario per oltre 35 anni».
«Siamo orgogliosi – continua De Bona – di aver richiesto alla Regione Veneto che gli venisse consegnata la benemerenza come persona illustre per l’emigrazione veneta. Consegna avvenuta l’estate scorsa in Cansiglio con la presenza di oltre mille persone, tutte emigranti».
Luigi Querincig era nato a Pieve nel 1926. Appassionato di cinema, ancora giovane trovò occupazione come operatore cinematografico prima al cinema Eden e poi al Cinema Principe di Pieve (al piano terra dell’attuale Cos-Mo), dove lavorò per oltre 20 anni. La sua passione lo spinse nell’immediato dopoguerra a fondare, insieme a un gruppo di appassionati, il “Foto Cine Club Cadore”. Un club importantissimo per lo sviluppo del Cadore per oltre mezzo secolo. Lascia la moglie e i figli Giovanna ed Ernesto.
Il funerale si terrà giovedì 9 maggio, alle ore 15, nella chiesa Arcidiaconale di Pieve di Cadore.
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