Assemblea generale Unaie. Lavoro, solidarietà e ripopolamento. Questi i temi affrontati

da | 14 Ott 2023 | 0 commenti

Tempo di lettura: 3 minuti

Sostegno alle comunità italiane colpite dall’alluvione in Brasile, lotta allo spopolamento in Italia, rientro dei discendenti italiani per lavori nel settore sanitario, artigianale e agricolo. Sono questi i temi affrontati in occasione della 57.ma Assemblea generale di Unaie (Unione Nazionale Associazioni di Immigrati ed Emigrati), la più grande realtà italiana nel settore dell’associazionismo in emigrazione, che coinvolge ben 2500 circoli all’estero e una ventina di associazioni strutturate in tutta Italia, svoltasi venerdì 13 ottobre a Monte Bondone, Trento.
La relazione morale del presidente Oscar De Bona ha puntato sulla necessità di far rientrare i discendenti italiani per andare a coprire quei posti vacanti in diversi settori lavorativi, in primis quello sanitario, ma non solo. «Mancano medici, infermieri e oss – le parole di De Bona – e attraverso i nostri circoli esteri possiamo portare in Italia queste figure professionali con qualcosa in più: un senso di appartenenza al nostro Paese. Ma sappiamo bene che mancano anche autisti, contadini, artigiani e questa richiesta arriva in qualsiasi luogo italiano, dai piccoli paesi di periferia alle grandi città».
Nelle prossime settimane il Direttivo Unaie elaborerà un documento da presentare al Ministro degli Esteri e al Sottosegretario con delega agli italiani nel mondo, affinché si possa avviare un nuovo canale diretto. «Dobbiamo creare un programma ben strutturato per il rientro dei nostri discendenti, offrendo loro un lavoro, una prima abitazione e un corso accelerato di italiano per chi ne avesse la necessità. Non smetterò di dire che il nostro associazionismo è una vera potenzialità per il Sistema Italia e con un investimento di uno il nostro Paese incasserebbe dieci».
Durante l’Assemblea si è anche parlato dell’alluvione che ha colpito le comunità degli Stati del Rio Grande do Sul e Santa Caterina (Brasile). «In queste ragioni del Sud del Brasile il 70% ha una discendenza italiana, principalmente dal Triveneto. Molti di questi discendenti ha perso la casa, i loro cari. Strade e ospedali sono distrutti. Il nostro Paese deve intervenire e in particolar modo quelle Regioni interessate, come il Veneto, la Lombardia, il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige. Ai loro Presidenti Unaie lancia l’appello di aprire un conto corrente per un fondo da destinare ai nostri “fratelli” brasiliani».
Si è inoltre discusso dei PNRR “Turismo delle radici”. «Con soddisfazione diversi progetti regionali che hanno ottenuto il contributo hanno al loro interno la partecipazione attiva di Unaie, tramite le sue singole Associazioni provinciali/regionali. Quello che ci rammarica però è che il Ministero degli Esteri non abbia voluto “sfruttare”, nel senso buono della parola, il nostro associazionismo, che ha una grande esperienza decennale, con una rete estera ben sviluppata. Ci chiediamo perché vi sia stata la scelta di obbligare a costituire nuove associazioni, quando ve ne erano presenti da Sud a Nord, da Est a Ovest già predisposte, strutturate e con un “know how” sul turismo delle radici di lunga data».

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