«Le preoccupazioni restano, ma filtra un cauto ottimismo sul futuro di Acc. Questo è il momento in cui tutti dobbiamo rimanere sul pezzo e fare un’operazione di moral suasion affinché gli istituti di credito assicurino la liquidità necessaria a portare avanti il piano industriale».
Lo afferma in una nota il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, presente questa mattina al tavolo istituzionale convocato dalla Regione Veneto per il futuro dell’Acc di Mel. Al vertice erano presenti anche le organizzazioni sindacali e le rappresentanze dei lavoratori.
«Il tavolo – prosegue Padrin – ha fatto il punto della situazione e ha analizzato i tanti segnali positivi che lo stabilimento zumellese sta lanciando in questi mesi».
Per Padrin, il piano industriale di rilancio sta procedendo nel verso giusto, con 1 milione 750mila pezzi prodotti all’anno e con la prospettiva di arrivare a 2 milioni e mezzo nel 2021.
Nel frattempo sono stati assunti altri 29 lavoratori a tempo indeterminato ed è stato rafforzato il rapporto con clienti e fornitori.
«Il lavoro del commissario Castro – commenta ancora il numero uno di Palazzo Piloni – è innegabile e sta dando i suoi frutti: adesso è necessario che arrivino le risorse funzionali a proseguire su questa strada».
Il presidente della Provincia esprime, quindi, «un cauto ottimismo per il fatto che gli istituti di credito sembrano sbloccare le loro perplessità sul rilancio di Acc».
«L’obiettivo primario – la sua sintesi dell’incontro – resta quello di salvaguardare i circa 300 posti di lavoro della fabbrica, che per la Valbelluna significano la serenità di oltre 300 famiglie».
Padrin conclude la propria nota ringraziando l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan e il sindaco di Borgo Valbelluna Stefano Cesa per il forte impegno assicurato alla risoluzione del nodo Acc, e garantendo, da parte della Provincia, «appoggio pieno a qualsiasi iniziativa sia ritenuta utile a salvaguardare lo stabilimento e i suoi lavoratori. Questo è il momento di fare squadra, anche di più, se possibile, di quanto si è fatto finora».
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