In risposta all’emergenza sanitaria causata da COVID-19, il Primo Ministro Modi ha annunciato ieri sera il “lockdown” dell’intero Paese per un periodo di 21 giorni a partire dal 25 marzo. All’annuncio del Primo Ministro è seguita l’adozione di un provvedimento del Ministero dell’Interno indiano che riduce la funzionalità del Paese all’essenziale. Il governo centrale e quelli degli Stati e dei Territori dell’Unione sono “chiusi” dal 25 marzo e possono continuare a operare in telelavoro. Uniche eccezioni sono le branche dello Stato competenti per la sicurezza, l’ordine pubblico, l’amministrazione finanziaria e l’erogazione dei servizi pubblici. A parte le strutture sanitarie, rimangono attivi solo i punti vendita di prodotti alimentari (anche se sono fortemente incoraggiate le consegne a domicilio), le farmacie, le stazioni di rifornimento, i servizi bancari, di comunicazione e di generazione e distribuzione energetica. Tutti i servizi di trasporto via strada, ferrovia o per via aerea (ad eccezione di quelli destinati al trasporto di beni) sono sospesi. Le autorità indiane hanno disposto inoltre a partire dalle 05.30 del mattino, ora locale, del 22 marzo, la sospensione fino al 14 aprile 2020 dei voli interni e dei voli internazionali da e per l’India. Di conseguenza, i voli commerciali dall’India per l’Italia e l’Europa non potranno essere operati dopo le 05.30 del 22 marzo. SI INVITANO I CONNAZIONALI TEMPORANEAMENTE PRESENTI IN INDIA A SEGNALARE CON URGENZA LA PROPRIA PRESENZA ALL’AMBASCIATA D’ITALIA A NEW DELHI, COMPILANDO IL FORMULARIO REPERIBILE SUL SITO WEB DELL’AMBASCIATA, AL LINK disponibile sul sito www.ambnewdelhi.esteri.it. In conseguenza della restrizione ai voli verso l’Italia e l’Europa e della crescente difficoltà riscontrata nell’accoglienza presso le strutture alberghiere indiane, si invitano i connazionali a contattare il proprio agente di viaggio e le proprie compagnie aeree per programmare in tempi molto rapidi il rientro in Italia, con i voli, anche indiretti, ancora disponibili. A partire dalle 12:00 del 13 marzo 2020, sono inoltre in vigore le seguenti misure: sospensione, fino al 15 aprile 2020, della validità di tutti i visti già emessi (ad eccezione di quelli diplomatici, di servizio, per funzionari ONU/OOII, di lavoro, di progetti); sospensione, fino al 15 aprile 2020, del beneficio di entrata in India senza obbligo di visto per gli stranieri che siano titolari di passaporto OCI (Overseas Citizen of India); obbligo di quarantena di 14 giorni per tutti i passeggeri che arrivino o abbiano viaggiato in Italia, Cina, Iran, Repubblica di Corea, Francia, Spagna e Germania dal 15 febbraio in poi. Le autorità locali hanno disposto inoltre il divieto di ingresso in India per i passeggeri degli Stati membri dell’Unione Europea, dell’EFTA, della Turchia e del Regno Unito. La misura sarà vigente dalle ore 12:00 locali del 18 marzo 2020 fino al 31 marzo 2020 e successivamente valutata in base all’evoluzione della situazione. E’ confermata la validità dei visti rilasciati a stranieri che si trovino già in territorio indiano. Questi ultimi potranno contattare gli uffici FRRO (uffici di registrazione degli stranieri) per ottenere estensioni temporali o conversioni del loro titolo di soggiorno in India. Gli stranieri che non si trovino in territorio indiano e intendano viaggiare verso l’India sono invitati a contattare l’Ambasciata indiana nel Paese in cui si trovano ai fini dell’emissione del visto.
Fonte: www.viaggiaresicuri.it (23.03.2020)
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