VERSO L’AMERICA.
L’EMIGRAZIONE ITALIANA E GLI STATI UNITI
Saggi di Bevilacqua, De Clementi, Franzina, Garroni, Luconi, Lupo, Martellone, Massullo, Ramella, Sanfilippo, Stella, Vecoli, Vezzosi; introduzione di Salvatore Lupo
Roma: Donzelli, 2005
Gli italiani sbarcarono a frotte nel porto di New York, tra Otto e Novecento. Erano partiti perché non avevano di che vivere o per cercare un nuovo mondo, per disperazione o per speranza. L’America li accolse, ma li lasciò a lungo sugli ultimi gradini della sua scala, che è insieme sociale ed etnica. Si disse capace di integrarli in un mondo di benessere e di libertà, ma pretese che conformassero i loro strani costumi alla norma anglosassone, e quando ciò non avvenne li giudicò affetti da irrimediabile barbarie. La prima generazione degli immigrati si isolò, la seconda negò la propria identità nel tentativo di americanizzarsi. Una minoranza ostentò un orgoglio etnico non sempre ben riposto. Solo più tardi qualcuno avrebbe rivendicato la forza dell’ibrido Italian American, quell’esperienza terza destinata ad arricchire la dialettica simbolica tra le culture dei popoli del Nord e quelle dei popoli del Sud. Dopo il grande successo dei due volumi della Storia dell’emigrazione italiana – prima grande opera di ricostruzione dei flussi migratori che negli anni hanno portato tanti italiani in ogni angolo del mondo – vengono raccolti in questo agile volume i contributi, tratti dall’opera madre, relativi all’emigrazione italiana negli Stati Uniti
Lo trovi presso la Biblioteca dell’emigrazione “Dino Buzzati”, anche attraverso il sistema di interprestito.
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