Brexit e Permanent residence: Gabriella Bettiga risponde alle domande più frequenti

da | 18 Apr 2018 | 0 commenti

Tempo di lettura: 3 minuti

Aumentano le domande di Permanent residence nel Regno Unito. Lo afferma Gabriella Bettiga, avvocato esperto in materie di immigrazione presso lo Studio Legale Sliglaw LLP sul sito LondraItalia.com.
«È un segno – scrive Bettiga – della scarsa fiducia che molti hanno nei confronti del nuovo sistema del Settled Status, che potrebbe non essere così semplice come auspicato dal Governo».
In un articolo pubblicato nel portale, l’avvocato ha risposto ad alcune delle domande più frequenti sulla questione. Riportiamo il contenuto.

Si ha diritto alla permanent residence se ci si è assentati dal Regno Unito per lunghi periodi?
Per ottenere la permanent residence – spiega Bettiga – si deve dimostrare di aver vissuto legalmente nel Regno Unito per cinque anni consecutivi. La continuità di residenza viene interrotta se ci si assenta per più di sei mesi in ogni periodo di dodici mesi durante questi cinque anni. Però l’Home Office può comunque decidere di accogliere la domanda in caso di assenze superiori ai limiti consentiti, in caso di motivi seri, come ad esempio assenze per motivi di salute o legate al tipo di lavoro che si svolge.
Si può fare la domanda di permanent residence se si è lasciato il Regno Unito?
La permanent residence si acquista automaticamente dopo cinque anni di residenza legale nel Regno Unito e non si perde a meno che non ci si assenti per più di due anni di seguito. Quindi la domanda può essere presentata anche se si vive all’estero, purché non si sia stati via per due anni. È buona norma provare l’intenzione di tornare a vivere nel Regno Unito, e la persistenza di legami come ad esempio l’avere una proprietà o un conto in banca.
Cosa significa “residenza legale” nel Regno Unito?
Ai fini dell’acquisto della permanent residence, non basta risiedere in Gran Bretagna. Bisogna provare di aver esercitato i diritti garantiti dai trattati europei sulla libera circolazione, e quindi di aver lavorato, studiato, aver cercato lavoro o essere stati economicamente autosufficienti per cinque anni consecutivi. Chi per alcuni periodi ha studiato o è stato economicamente autosufficiente dovrà anche provare di aver avuto una assicurazione medica.
Si può usare l’assicurazione europea rilasciata dal Regno Unito o l’iscrizione con il medico dell’NHS per provare di aver avuto un’assicurazione medica?
No. Studenti e persone economicamente autosufficienti dovranno dimostrare di avere avuto un’assicurazione privata oppure l’assicurazione medica del proprio paese di origine, ad esempio la tessera sanitaria italiana.
La domanda è stata rifiutata, cosa si può fare?
In caso di rifiuto della permanent residence si può presentare appello o inviare una seconda domanda. Vista l’imminente uscita dall’Europa e i tempi piuttosto lunghi degli appelli, spesso conviene inoltrare una nuova domanda. In caso di dubbi è meglio ricorrere ad un legale.

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Diventa socio

Diventa socio dell'Associazione Bellunesi nel Mondo

Dona il 5×1000 all’ABM

Dona il 5x1000 all'Associazione Bellunesi nel Mondo

Ascolta Radio ABM

Ascolta Radio ABM - voce delle Dolomiti

Entra nella community di Bellunoradici.net

Entra nella community di Bellunoradici.net

Visita il MiM Belluno

Visita il MiM Belluno - Museo interattivo delle Migrazioni

Scopri “Aletheia”

Scopri il Centro studi sulle migrazioni Aletheia

I corsi di Accademiabm.it

Iscriviti a un corso di Accademiabm.it - la piattaforma e-learning dell'Associazione Bellunesi nel Mondo

Share This
Open chat
1
Ciao, come possiamo aiutarti?
Skip to content
Design by DiviMania | Made with ♥ in WordPress