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Scadono l’11 maggio i termini per chiede di votare per corrispondenza alla prossima consultazione referendaria del 12 giugno.
Un diritto di cui possono beneficiare i cittadini italiani temporaneamente all’estero.
La legge, infatti, garantisce agli elettori italiani che per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovano temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data del voto (nonché ai loro familiari conviventi) la possibilità di partecipare “a distanza”.
Per farlo, devono informare il proprio Comune italiano di residenza (entro l’11 maggio) utilizzando l’apposito modulo predisposto dal Ministero dell’Interno disponibile sul sito: dait.interno.gov.it.
«L’opzione – precisa il Viminale – potrà pervenire al Comune per posta, per telefax, per posta elettronica anche non certificata, e potrà essere recapitata a mano anche da persona diversa dall’interessato. Per quanto attiene ai contenuti e alle modalità di inoltro, la dichiarazione di opzione, redatta su carta libera e necessariamente corredata di copia di un documento d’identità valido dell’elettore, deve in ogni caso contenere l’indirizzo postale estero cui va inviato il plico elettorale ed una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti previsti dalla legge».
Ulteriori dettagli sono disponibili anche sul sito della Farnesina: www.esteri.it.
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