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Differito, per cause belliche, l’accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati residenti in Ucraina.
Lo ha confermato l’Inps con il messaggio numero 2302 del 1° giugno, riconoscendo le oggettive difficoltà per i residenti nel Paese invaso nel completare gli adempimenti necessari.
L’Istituto di previdenza sottolinea pertanto la necessità di «attuare tutte le iniziative volte ad agevolare i pensionati residenti in Ucraina, interessati dalla campagna di accertamento dell’esistenza in vita iniziata a febbraio 2022, evitando contestualmente situazioni di rischio per la loro incolumità».
L’Inps spiega che non sospenderà i pagamenti delle prestazioni intestate ai residenti nel territorio ucraino anche se non hanno completato il processo di accertamento dell’esistenza in vita, e non ricorrerà nemmeno alla localizzazione del pagamento aggiuntivo della rata di luglio 2022 allo sportello delle locali agenzie di Western Union.
«I pensionati che risultano non avere completato il processo di verifica e per i quali Citibank non sospenderà i pagamenti – conclude il messaggio – compatibilmente con l’andamento degli eventi bellici saranno ricompresi in una delle prossime campagne di accertamento dell’esistenza in vita».
La comunicazione completa è disponibile sul sito: servizi2.inps.it.
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