Al via la seconda edizione del Premio “L’innovazione che parla italiano”. Il riconoscimento, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari e delle Business Plan Competition accademiche locali, è rivolto a startup tecnologiche operanti all’estero e fondate da cittadini italiani.
Nello specifico, l’invito a presentare candidature è rivolto a soci fondatori di startup che operino in: Argentina, Australia, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Cina, Repubblica di Corea, Danimarca, Egitto, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Giordania, Gran Bretagna, India, Israele, Lituania, Messico, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Russia, Serbia, Singapore, Spagna, Sud Africa, Svezia, Svizzera, Stati Uniti e Vietnam.
Il premio, che consisterà in una medaglia e un diploma del Ministero degli Esteri, verrà conferito ai vincitori in occasione della prossima edizione della Conferenza degli Addetti Scientifici 2020.
I candidati devono essere in possesso di un titolo di studio di livello universitario e aver seguito almeno parte del proprio percorso di studi (universitari o post-universitari) in Italia.
Le domande di partecipazione dovranno essere inviate entro il 3 settembre 2020 alle sedi diplomatico-consolari di riferimento, sui cui siti ufficiali sono disponibili tutti i dettagli riguardanti il bando e le modalità di candidatura.
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