Pensionati all’estero: nuove scadenze per certificazioni di esistenza in vita e dichiarazioni Red Est

da | 17 Apr 2020 | 0 commenti

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«Il diffondersi della pandemia di Coronavirus in tutto il mondo ha reso molto difficile anche la vita dei pensionati residenti all’estero». È quanto scrive in una nota Inas-Cisl segnalando le principali novità introdotte a proposito di certificazioni di esistenza in vita e invio di modelli Red Est.

«Grazie alla richiesta dei patronati – comunica infatti Inas-Cisl – l’Inps ha deciso di intervenire rimodulando la tempistica delle campagne».

Per quanto riguarda i certificati di esistenza in vita, l’Inps ha rinviato ad agosto 2020 la seconda fase del processo di verifica per i pensionati residenti in Sud America, Centro America, Nord America, Asia, Estremo Oriente, Paesi Scandinavi, Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi. 

La conclusione della procedura è fissata a dicembre. 

«Se il certificato di esistenza in vita non sarà presentato entro la fine dell’anno – spiega il patronato – il pagamento della rata di gennaio 2021 della pensione avverrà, in contanti, presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. In caso di mancata riscossione o di mancato invio del certificato esistenza in vita, il pagamento della pensione verrà sospeso a partire dalla rata di febbraio 2021». 

Diversa la situazione dei pensionati residenti in Europa, Africa e Australia, la cui procedura di accertamento dell’esistenza in vita era già conclusa: il certificato avrebbe dovuto essere inviato entro il 13 febbraio 2020. 

«Nei casi in cui non si siano rispettati i termini, a causa dei problemi riscontrati nel riscuotere la rata presso le agenzie Western Union – illustra ancora Inas-Cisl – la pensione non verrà sospesa da questo mese e gli interessati potranno concludere la procedura entro fine anno».  

Infine, relativamente alla campagna Red Est, «per i pensionati residenti all’estero, titolari di prestazioni assistenziali legate alla pensione, la scadenza per l’invio online delle dichiarazioni 2019 (con riferimento ai redditi del 2018) e 2018 (con riferimento ai redditi del 2017) è stata spostata al prossimo 18 maggio».

Per maggiori dettagli: www.inas.it

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