Premio internazionale “Bellunesi che onorano la provincia in Italia e nel mondo”, consegnati a Longarone i riconoscimenti 

Studio, genialità, competenze, carriera e solidarietà. Sono le caratteristiche dei bellunesi che onorano la provincia in Italia e nel mondo, premiati oggi a Longarone in quella che è stata definita «la festa dell’orgoglio bellunese».

Il premio internazionale, ideato da Provincia, Associazione Bellunesi nel Mondo e Rotary Club, da 23 anni riconosce il merito dei bellunesi che si sono ritagliati percorsi importanti fuori dalla loro terra d’origine, ottenendo risultati nella carriera, negli studi, nel volontariato. E anche quest’anno ha individuato alcuni bellunesi di successo, in una cerimonia condotta da Anna Olivier e allietata dal Coro Codissago, a cui hanno partecipato diversi sindaci bellunesi, i consiglieri regionali Silvia Cestaro e Giovanni Puppato, e l’eurodeputata Rosanna Conte, oltre al rappresentante di Unaie e direttore dei Ragusani nel Mondo Sebastiano D’angelo.

«Questa è la giornata dell’orgoglio bellunese» ha detto il presidente della Provincia e sindaco di Longarone, Roberto Padrin, nel suo intervento. «I percorsi dei bellunesi che hanno onorato la provincia in Italia e nel mondo ci danno la misura di cosa è il nostro territorio. Sono persone che si sono fatte strada nella vita, che hanno creato carriere brillanti nel lavoro, che hanno saputo farsi apprezzare nei campi della cultura, della solidarietà e dell’associazionismo. Che hanno fatto tutto ciò fuori da Belluno. Ma che hanno fatto valere il loro carattere e le loro capacità forgiate proprio dalla terra d’origine e hanno dato valore alle loro radici».

Un tema, quello delle radici, sottolineato anche dal senatore Luca De Carlo e dal presidente Abm Oscar De Bona e del Rotary Club Belluno Davide Piol. E riconosciuto unanimemente dai premiati.

 

I PREMIATI

Per il settore economico, imprenditoriale e professionale, il premio è stato assegnato a Francesco Dazzi (systems engineer certificato e project manager con oltre 20 anni di esperienza in vari settori) e a Francesco Piazza (capo dell’Ufficio del cerimoniale di Stato e per le onorificenze della Presidenza del Consiglio dei ministri). 

«Ricevere questo premio significa valorizzare le origini bellunesi. Io a Belluno ho imparato i valori veri e autentici, come l’onestà, la solidarietà, il rispetto delle tradizioni, il sacrificio… per me è un premio etico non solo professionale» ha detto Dazzi. «Se non fossi nato qui forse non avrei raggiunto quello che ho raggiunto». «Mi inorgoglisce provenire da questa terra che ci ha abituato alla capacità di fare squadra, perché in montagna non si fa molto da soli» ha aggiunto Francesco Piazza.

Per il settore istituzioni, arte e cultura il premio è andato a Silvana Molin Pradel (promotrice di attività culturali e fondatrice in Spagna della società Dante Alighieri per la lingua e la cultura italiana), a Romeo Sacchetti (cestista argento a Mosca 1980 e oro a Nantes 1983, già ct della nazionale italiana di basket maschile), che non ha potuto ritirare personalmente il premio.

Per il settore sociale e solidaristico il riconoscimento è andato a Flavio Josè Brugnago (originario di Canale d’Agordo, nato a Jaraguà do Sul in Brasile e giornalista, intervenuto da oltreoceano con un videomessaggio), e a Francesco Marin (docente componente della cancelleria consolare dell’Ambasciata d’Italia a Berlino, nonché parte attiva di “Benvenuti a Berlino”, un progetto che ha lo scopo di fornire ai connazionali italiani informazioni e risorse utili per integrarsi nel sistema tedesco).

Infine, il premio speciale Barcelloni Corte-De Martin Modolado è andato ad alcune figure di spicco di Longarone: la famiglia Croce, Arrigo Galli e Luigino Olivier, per l’impegno nella comunità locale e per mantenere vive le tradizioni e le radici.

Ad arricchire il Premio anche la.partecipazione di Lisa Pocchiesa Marian e Francesca Possamai, le due studentesse bellunesi vincitrici della prima edizione della borsa di studio “Famiglia Bellunese di Lugano-Ticino”. A presentarle la.vice presidente Abm Patrizia Burigo.

“Raccontare l’emigrazione veneta” 2023. Ecco i dieci finalisti

Storie di emigrazione che fanno viaggiare tra epoche, Paesi e continenti. Un comune denominatore: il legame con la terra veneta. Sono stati selezionati i dieci finalisti del concorso letterario “Raccontare l’emigrazione veneta” 2023, organizzato dall’Associazione Bellunesi nel Mondo.

Il bando, alla sua seconda edizione, era riservato a racconti inediti e originali, reali o di fantasia, in lingua italiana, aventi a tema l’emigrazione veneta, storica e/o attuale.

Quarantasette i partecipanti, provenienti dall’Italia e dall’estero, tra i quali la giuria ha selezionato i dieci più meritevoli.

Si tratta – in ordine alfabetico per cognome dell’autore– di: Paolo Banfi (Bassano del Grappa), con il racconto “La tata”; di Gaspare Benenati (Pencoed, Galles), con il racconto “Le linee del mondo”; di Micaela Bordignon (Borgo Valbelluna), con il racconto “Oltre l’Atlantico”; di Loreta Chenetti (Belluno), con il racconto “Ecco perché io. Ecco perché ora”; di Susy Favarato (Zero Branco), con il racconto “Mi alzo”; di Norma Follina (Nervesa della Battaglia), con il racconto “E dopo”; di Irene Pavan (San Donà di Piave), con il racconto “Oro bianco”; di Lorenzo Pertoldi (Feltre), con il racconto “Il sasso sul cuore”; di Antonella Schena (Falcade), con il racconto “Fiori nel vento”; di Gabriella Sperotto (Belluno), con il racconto “Ricami”.

La graduatoria definitiva, dal decimo al primo classificato, verrà svelata sabato 16 dicembre durante la cerimonia di premiazione che si svolgerà nella sede dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, in via Cavour 3 a Belluno.

I racconti che finiranno sul podio riceveranno un premio in denaro: 500 euro al primo, 300 al secondo, 200 al terzo. A tutti verrà inoltre consegnato un attestato di partecipazione.

La cerimonia del 16 dicembre sarà anche l’occasione per presentare la pubblicazione che raccoglierà i dieci racconti finalisti. Due copie del libro saranno consegnate a ciascuno degli autori giunti in finale.

Il Centro studi sulle migrazioni “Aletheia” si arricchisce con le foto storiche dedicate ai gelatieri bellunesi

Olanda, Germania, Argentina, Austria sono solo alcuni dei Paesi in cui i gelatieri partiti dalla provincia di Belluno hanno aperto le proprie gelaterie. Un’emigrazione di lungo corso, iniziata alla fine dell’Ottocento e mai finita. Un’emigrazione raccontata attraverso le fotografie, che in questi giorni si stanno caricando, grazie al volontario Giuseppe Carrera, all’interno della piattaforma digitale del Centro studi sulle migrazioni “Aletheia” dell’Associazione Bellunesi nel Mondo: www.centrostudialetheia.it.
Un lavoro certosino in cui i singoli documenti vengono indicizzati per anno, provenienza, luogo di destinazione e accompagnati da una didascalia.

«Ringrazio il nostro volontario Giuseppe Carrera – le parole del presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, Oscar De Bona – che giornalmente carica dai nostri uffici in via Cavour a Belluno questo prezioso materiale, che testimonia la storia della nostra emigrazione e che deve essere resa fruibile a tutti».
All’interno del Centrostudialetheia.it, oltre a questo nuovo materiale dedicato ai gelatieri, è possibile ricercare numerose foto dedicate all’emigrazione in Svizzera, a figure tipiche dell’emigrazione bellunese come le balie da latte o i minatori, solo per fare alcuni esempi. Consultabili inoltre i primi cinquant’anni della rivista “Bellunesi nel mondo”.
Per maggiori informazioni: www.centrostudialetheia.it e aletheia@bellunesinelmondo.it

Centro studi sulle migrazioni "Aletheia"

“Appunti di viaggio. L’Italia al di là dell’oceano”. Mercoledì 29 novembre appuntamento a Pieve di Cadore con Nadia Agnoli

“Appunti di viaggio. L’Italia al di là dell’oceano” è il titolo della serata organizzata dalla Famiglia Ex emigranti del Cadore, con il patrocinio del Comune di Pieve di Cadore e dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, in programma mercoledì 29 novembre, alle ore 18.00, nella Sala Consigliare del Comune di Pieve di Cadore.
Protagonista Nadia Agnoli, appena rientrata da un intenso viaggio in Sudamerica tra Messico, Perù e Brasile. Un viaggio in cui era presente anche il presidente dell’Abm Oscar De Bona e una serie di amministratori e imprenditori del Bellunese.
La serata sarà arricchita da foto e filmati. «Abbiamo stretto legami e rinnovato amicizie e soprattutto abbiamo viaggiato insieme per diciotto giorni, partendo da sconosciuti e ritornando da amici affiatati, dei quali sento già un po’ la mancanza». Questa la dichiarazione di Nadia al suo rientro.
Un appuntamento di certo ricco di emozioni e che permetterà di far scoprire al pubblico un’altra Italia – e nel nostro caso un’altra Belluno – presente al di là dell’oceano. Ingresso libero.

La Famiglia Bellunese del Nordreno-Westfalia e Germania presenta il libro dedicato al 40° anno di attività

La Famiglia Bellunese del Nordreno-Westfalia e Germania è pronta a “soffiare” le sue prime quaranta candeline. E per celebrare questo importante traguardo il sodalizio dell’Associazione Bellunesi nel Mondo ha realizzato un libro dedicato ai suoi quarant’anni di attività.
Una Famiglia formata, prevalentemente, da artigiani e commercianti che operano nel mondo del gelato e che vivono un tipo di emigrazione a carattere stagionale, se si escludono alcune eccezioni. Si tratta di un circolo creato da una “nuova” generazione di gelatieri, i quali, rispetto ai loro predecessori dell’immediato dopo guerra, hanno sentito la necessità di fare squadra, soprattutto per promuovere il loro territorio di origine e realtà sociali e assistenziali del Bellunese. Gli incontri in Germania avevano ed hanno lo scopo di portare la cultura bellunese e veneta nelle città dove le gelaterie si trovano; artisti locali e gruppi musicali vengono presentati alle autorità e ai clienti, cementando amicizie e creandone di nuove. Squadre di sportivi si misurano in gare e tornei, in Germania e nel Bellunese. Un ampio seguito di autorità diplomatiche, consolari, amministrative, politiche, religiose e militari, bellunesi e non, hanno sostenuto e sostengono queste iniziative, dando grande prestigio ed importanza alle proposte.
La presentazione del libro, curato da Irene Savaris – vice direttrice della rivista “Bellunesi nel mondo” – è in programma sabato 25 novembre, alle ore 18.00, nella sala “Muccin” del Centro Giovanni XXIII di Belluno, in piazza Piloni.
Oltre all’autrice vi saranno gli interventi del presidente della Famiglia Bellunese del Nordreno-Westfalia e Germania, Riccardo Simonetti, e del presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, Oscar De Bona. A presentare i libro il presidente onorario Abm Maurizio Paniz. Ingresso libero.

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