Tra il 1885 e il 1925 sbarcarono negli Stati Uniti oltre 20.000 emigranti bellunesi; molto spesso il fenomeno assunse un carattere “distrettuale” a seconda della loro provenienza.
Dal Feltrino partirono per raggiungere soprattutto le miniere della Pennsylvania, dell’Iowa e del West Virginia. Molti del Cadore e dello Zoldano si fermarono sulla costa orientale, nel New Jersey e nel Connecticut in particolare.
Gli agordini preferirono inizialmente le miniere di Calumet, in Michigan, per poi spostarsi a Bingham Canyon, nello Utah, dove la presenza fu massiccia.
In questo lavoro John Riva esamina il fenomeno migratorio di Voltago e Digomàn, con una approfondita ricerca geologica sulle zone minerarie interessate, sugli spostamenti dei voltaghesi e sulla vita e le discendenze di coloro che si sono fermati in America.
Nella seconda parte del volume, dopo aver illustrato le carriere militari di alcuni emigranti e di loro discendenti, vengono pubblicate parti del diario di Costante Riva, padre di John, emigrante negli Stati Uniti per quarantacinque anni.
In occasione della Giornata internazionale della donna, l’Associazione Bellunesi nel Mondo, con la Biblioteca delle migrazioni “Dino Buzzati”, propone la presentazione del libro “Gli angeli dei musi neri. Dedicato alle donne dei minatori italiani in Belgio”, di Walter Basso (Scantabauchi, 2024). Appuntamento alle 15:30 di sabato 8 marzo a Belluno, in via Cavour 3 (sede Abm).
Il libro intreccia tre narrazioni. La prima parte è dedicata alla discriminazione di genere, con un focus sulle ingiustizie vissute dalle donne italiane fino agli anni Quaranta e Cinquanta del Novecento.
Nella seconda parte, l’opera si immerge nel dramma delle donne che, nel secondo dopoguerra, seguirono i loro mariti nelle miniere del Belgio o rimasero a casa, affrontando la miseria, il razzismo e la perdita delle loro radici.
Tra sacrifici, malattie e morti, queste donne lottarono per sopravvivere in un mondo ostile, senza alcun riconoscimento da parte delle istituzioni.
La terza parte raccoglie testimonianze toccanti, con interviste che raccontano vite vere, fatte di dolore ma anche di resilienza e integrazione.
Un lavoro che denuncia anni di storia dimenticata, invitando a riflettere su una pagina oscura e spesso ignorata.
La giovane Anna Tormen, originaria di Limana e cresciuta a Belluno, sarà la protagonista della puntata di Emigrazione 2.0, in onda sabato 11 gennaio alle 20.30 su Radio ABM, la webradio dell’Associazione Bellunesi nel Mondo. L’intervista, trasmessa in streaming, racconta il percorso di una donna che ha saputo trasformare la sua passione per il diritto spaziale in una carriera internazionale nell’aviazione civile.
Anna descrive la sua storia come quella di una ragazza curiosa e intraprendente, sempre alla ricerca di nuove sfide: «Sono cresciuta a Belluno, nata a Limana, quindi localissima. Dopo il liceo linguistico, mi sono iscritta all’università senza idee chiare, scegliendo Giurisprudenza. Durante il Covid ho scoperto la mia passione per il diritto dell’aria e dello spazio, ed è stato questo interesse a portarmi a Montreal».
Dal Bellunese al Canada: un viaggio di crescita personale e professionale
Trasferirsi a Montreal non è stato semplice. «Quando fai un grande cambiamento, sei in “modalità performance”. Ti concentri sulla logistica e nulla ti ferma. Non avevo contatti in Canada, ma ero mentalmente pronta ad affrontare la sfida», spiega Anna, che ha trovato nella città un mix unico di culture europee e nordamericane. L’esperienza interculturale vissuta durante un anno di studio negli Stati Uniti durante il liceo è stata cruciale: «Quando sono andata a Montreal, l’ho trovata cosmopolita, diversa e accogliente. Questo mi ha aiutata a integrarmi, soprattutto perché la mia classe di studio era composta da persone provenienti da tutto il mondo».
Una carriera nell’aviazione civile
Oggi Anna lavora per Airports Council International (ACI), un’organizzazione internazionale che rappresenta gli aeroporti presso le istituzioni governative. «Il mio lavoro consiste nel garantire che le esigenze degli aeroporti siano comunicate ai rappresentanti diplomatici. Ad esempio, se un aeroporto ha bisogno di X, noi ci assicuriamo che venga discusso davanti ai governi», racconta.
Nonostante la giovane età, Anna è entusiasta delle responsabilità che le sono state affidate: «È un lavoro stimolante e dinamico. Anche se per ora non viaggio molto, lavorare con colleghi internazionali è incredibilmente arricchente».
Il legame con Belluno e un messaggio ai giovani
Nonostante il successo in Canada, Anna mantiene un forte legame con la sua terra d’origine. «Di Belluno mi manca il mercato del sabato mattina. È un’esperienza unica: l’atmosfera conviviale, scambiare due chiacchiere davanti a un caffè… sono emozioni che solo un piccolo centro può regalare».
Parlando dello spopolamento e delle difficoltà della provincia di Belluno, Anna riflette sull’importanza di valorizzare i giovani: «Dare fiducia ai giovani e creare opportunità concrete è fondamentale. Dopo anni di studio, una persona vuole sentirsi apprezzata e riconosciuta, sia professionalmete che economicamente».
Ai giovani che desiderano intraprendere un percorso simile al suo, Anna offre un consiglio diretto: «Provateci. Non abbiate paura di cambiare strada. Ogni esperienza, anche se sembra sbagliata, vi arricchisce. Lasciatevi ispirare dalle vostre passioni e non rimanete incatenati ai percorsi tradizionali».
Un futuro ancora da scrivere
Quando le viene chiesto dove si vede tra qualche anno, Anna risponde con pragmatismo: «Il Canada è il posto giusto per me ora, ma non escludo nulla per il futuro. La vita è piena di sorprese».
L’intervista sarà disponibile in streaming su Radio ABM (www.bellunesinelmondo.it/radio-abm) e promette di ispirare chiunque stia pensando di intraprendere un percorso all’estero o di esplorare nuove opportunità professionali. Anna Tormen è la dimostrazione di come curiosità, determinazione e passione possano aprire porte verso orizzonti inaspettati.
A Giaon di Limana il passato riaffiora grazie alle ricerche di Orazio De Toffol, che ha riportato alla luce l’identità della frazione attraverso il libro “Le famiglie di Glavone e i suoi soprannomi”.
Il lavoro verrà presentato domenica 17 novembre, assieme all’opera murale “L cantón dei Soranomi”, creata dall’artista Manuela Prestileo e ispirata al libro di De Toffol.
Un’immagine poetica di un folletto che, con il filo della memoria, intreccia foglie d’autunno decorate con gli antichi soprannomi degli abitanti del paese: Cassèla, Botega, Seràfin, Us, Stela, Baràt, Ràci, Fistàroi.
Appuntamento alle 14.30 in centro a Giaon.
Clicca QUI per visualizzare la locandina dell’evento.
La rassegna stampa di Radio ABM dedicata alla lettura delle edizioni di oggi, venerdì 12 luglio 2024, dei quotidiani bellunesi il Corriere delle Alpi e Il Gazzettino.
Le notizie in primo piano: Setteville – Muore a 26 anni, dona gli organi | Arsiè – Crolla la diga sul lago del Corlo ma è un test del sistema IT-Alert | Lavoro – Nelle fabbriche fa troppo caldo. Turni anticipati e sali minerali | Pedavena – Lutto per Mauro De Menech testimone di 50 anni di calcio feltrino | Sospirolo – Ragazzo si tuffa da Ponte Mas. Sbatte il polso e va in ospedale | La Valle Agordina – Scontro tra due moto: austriaco gravissimo | Livinallongo del Col di Lana – Musica al Castello di Andraz con gli strumenti preistorici | Solidarietà – Tre bellunesi partiti per il “Mongol rally” | Calcio – La Lazio ad Auronzo fino al 22 luglio | Buona giornata da Radio ABM – voce delle Dolomiti | www.bellunesinelmondo.it/radio-abm.
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