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«A causa dell’elevato numero di contagi da Covid-19 il governo austriaco ha deciso di introdurre disposizioni più stringenti in materia di ingresso nel Paese». Lo segnala l’Ambasciata d’Italia a Vienna.
A partire da lunedì 22 novembre 2021, spiega l’Ambasciata, per entrare in Austria è previsto l’obbligo del cosiddetto 2,5G, l’attestato di vaccinazione, guarigione o negatività a test PCR. Non saranno più ammessi né i test antigenici né quelli degli anticorpi.
Deroghe sono previste per i pendolari transfrontalieri che si spostano per motivi di lavoro, di scuola, di studio, per motivi familiari o per la visita al coniuge.
Per chi rientra in queste categorie continua ad applicarsi la regola del 3G (attestato di vaccinazione, guarigione negli ultimi sei mesi o negatività al test PCR o antigenico).
«Tuttavia – precisa l’Ambasciata – la validità dei test antigenici viene ridotta a 24 ore e quella dei test PCR a 72 ore».
La sede diplomatica sottolinea inoltre che «in base alle disposizioni in vigore fino al 31 dicembre 2021, l’ingresso da Stati a basso rischio epidemiologico (tra cui l’Italia) è consentito con la “certificazione 3G” e senza obbligo di quarantena».
Per ulteriori dettagli si rimanda al sito: ambvienna.esteri.it.







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