166. L’editoriale del numero di giugno di “Bellunesi nel mondo” si concentra sulla 54.ma Assemblea ABM

da | 10 Giu 2019 | 0 commenti

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Riportiamo l’editoriale, a firma del direttore responsabile Dino Bridda, pubblicato nel numero di giugno della rivista “Bellunesi nel mondo”:

«Una persona cinquantenne di solito può contare su un’esperienza di vita tale per cui è in grado di fare della propria raggiunta maturità uno strumento valido per affrontare al meglio le sfide della vita e poter guardare avanti con lungimiranza.Questa osservazione può essere applicata anche alla nostra Associazione? La nostra “lettura” di quanto verificatosi nell’assemblea del 18 maggio scorso sembra dare una risposta positiva a questa domanda. Infatti i lavori assembleari, secondo noi, hanno messo in luce un’Abm matura e molto attenta a vari temi così riassumibili in negativo: i continui ritardi di Poste Italiane che penalizzano anche questo giornale; l’AIRE attuale che pone ostacoli al quorum elettorale di molti Comuni e deve essere riformata; il Decreto Sicurezza che – vedi targhe straniere – compromette il diritto di cittadinanza di tanti emigranti e danneggia l’economia provinciale; la riforma della legge sulla cittadinanza che non potrà non imporre ai richiedenti un’accettabile conoscenza della lingua e della cultura italiana; il noto deficit di infrastrutture che grava sul sistema produttivo del nostro territorio; le minacce di tagli ulteriori alla sanità provinciale; i contributi pubblici in genere sono ridotti al lumicino come, ad esempio, quelli ministeriali per l’editoria che potranno mettere in difficoltà anche questo giornale. Di ciò si è discusso con l’apporto di preziosi contributi di soci intervenuti al dibattito. Non tutto, però, è visto in termini negativi, poiché non siamo abituati solo all’elencazione di noiosi cahiers de doléancs. C’è stato, infatti, anche del positivo: l’Abm appoggia i campionati mondiali di sci e le Olimpiadi invernali 2026 di Cortina-Milano; gli uffici consolari andranno ad aumentare; sono stati raccolti e devoluti fondi ai colpiti dalla tempesta Vaia; è in atto un rapporto concreto con Confindustria Dolomiti per un futuro migliore dei giovani bellunesi, due dei quali sono intervenuti in video conferenza portando una nota di freschezza, entusiasmo e speranza per il prosieguo della loro vita personale e professionale e dell’operato della stessa nostra Associazione.Come si può notare, là dove ci sono argomenti validi da sostenere, l’Abm non si tira indietro e offre la sua collaborazione per il bene della comunità provinciale, ma anche delle nostre comunità all’estero, ritenendo che tutte fanno parte di un’unica realtà poiché accomunate da medesime origini, identità culturali e obiettivi di crescita e miglioramento per il futuro.Ci sono in vista anche delle novità per l’Abm. Fra questo spicca la nuova normativa per gli Enti di Terzo Settore che ci imporrà adempimenti onerosi quanto ineludibili da introdurre in un nuovo Statuto. Ciò, fra l’altro, ci consentirà di essere iscritti all’apposito Registro nazionale della Associazioni di Promozione Sociale (APS) per poter accedere a bandi e contributi su progetti finanziabili.L’assemblea ha deliberato che l’operazione sia approfondita da un ulteriore e attento studio del Consiglio direttivo e se ne dovrà riparlare in una prossima assemblea fissata per il 20 luglio. La legge impone di varare un nuovo Statuto entro il 2 agosto prossimo. Sperando che, nel frattempo, siano emessi anche i relativi decreti attuativi…L’assemblea ha evidenziato anche uno spinoso problema: è sempre più difficile reperire risorse finanziarie adeguate per svolgere il nostro compito statutario. Soluzioni possibili? Aumentare le quote associative (se ne occuperà presto il Consiglio direttivo), realizzare progetti fattibili, allargare la rete di sponsor per le iniziative da noi organizzate, per il giornale e il sito internet. È chiaro che, più si riesce a ricavare risorse da canali esterni, meno si toccherà il portafoglio dei soci che è una misura poco gradita dai più e assolutamente impopolare. Questa rappresentazione del nostro presente associativo pone in evidenza quanto dicevamo all’inizio di queste osservazioni in margine all’assemblea 2019: l’Abm è una signora cinquantenne, o poco più, che non ha bisogno di farsi fare qualche ritocchino con il bisturi per apparire più giovane, perché si è sempre mantenuta in forma rispettando il suo compito istituzionale e accettando l’evolversi dei tempi. In piena maturità per l’Abm, l’importante è sapere sempre “leggere” la propria realtà e quella che la circonda aprendosi alle novità con la forza della sua storia che parte dal 1966 ed arriva ai giorni nostri».

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