170. “Bellunesi nel mondo” di maggio. L’editoriale del direttore responsabile Dino Bridda

da | 11 Mag 2018 | 1 commento

Tempo di lettura: 2 minuti

Pubblichiamo l’editoriale del numero di maggio della rivista “Bellunesi nel mondo”, a firma del direttore responsabile Dino Bridda, dedicato a una situazione territoriale della provincia di Belluno che preoccupa l’Associazione Bellunesi nel Mondo.

«Ci risiamo. Nel marzo 2013, il senatore Karl Zeller e altri due firmatari presentarono un disegno di legge per far tornare i comuni di Cortina d’Ampezzo, Colle S.Lucia e Livinallongo del Col di Lana in Alto Adige. Dopo quanto accaduto con Sappada, passata in Friuli Venezia Giulia, ora,all’inizio della nuova legislatura,a riprovarci sono tre senatori della Südtiroler Volkspartei, appena eletti, Juliane Unterberger, Dieter Steger e Meinhard Durnwalder, nipote di Luis, per molti anni Landeshauptmann dell’Alto Adige. Si chiede di nuovo di rispettare il referendum del 28 ottobre 2007 per il ricongiungimento dei Ladini delle Dolomiti, dopo la separazione del 1923 che unìAmpezzo, Colle e Fodom alla provincia di Belluno. In quel voto congiunto 3.847 i cittadini furono favorevoli al cambio di regione (il 78,86% dei votanti),i contrari 989 (20,28%).Chi vuole riportare le lancettedella storia indietro di 95anni mette in campo motivazioni di carattere storico, culturalee linguistico che rimandano al disegno di una Ladinia dolomitica unita, attorno alle valli delSella, e senza “figli di un dio minore”in Veneto, ovvero in provincia di Belluno.Oggi, come allora, da Venezia e da Belluno si è risposto no a tale ipotesi, paventando un nuovo caso Sappada e puntando il dito contro Bolzano, “reo” di fare da sirena alle aspirazioni dei ladini di casa nostra.Come andrà a finire? Non lo sappiamo. È certo solo che questanostra provincia continua a perdere pezzi verso la discesa sotto i 200.000 abitanti. Per frenarla urge essere uniti e concretamente propositivi. Almeno quelli di noi rimasti…».

1 commento

  1. aduo vio

    per frenare il continuo spopolamento ci vogliono vie ci comunicazione(vedi autostrada ferrovie) un programma turistico degno di tale nome piu attenzione ed investimenti in piccole
    attivita artigianali,e meno burrocrizia per costruzioni piu sfruttamento nel notevole potenziale che abbiamo nel territorio e perche non valutare la possibilita di trasformare belluno in una citta outlet vedi bad mustereifel? sempre a disposizione!!!!!

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