Si è svolto il 4 marzo in Svizzera il referendum sulla proposta di abolizione del servizio pubblico radiotelevisivo. Il “No Billag” – questo il nome dell’iniziativa promossa dalle organizzazioni giovanili del Partito radicale liberale (Plr) e dell’Unione di Centro (Udc) – chiedeva che il settore radiotelevisivo venisse affidato soltanto al libero mercato.
I cittadini svizzeri hanno deciso di continuare con la televisione di Stato. La consultazione ha infatti registrato una bocciatura della proposta con una netta maggioranza in tutti i Cantoni e il 71,6% di no a livello nazionale.
Particolarmente marcata l’opposizione a Neuchâtel (78,3%) Giura (78,1%) e Friburgo (77,6%), seguiti dai Grigioni (77,2%) e Vaud (76,5%). Percentuali di no più basse a Svitto (62,1%), Sciaffusa (62,7%) e Ticino (65,5%).
“No Billag”. Bocciata dal 71,6 % dei cittadini l’idea di abolire il canone radiotelevisivo in Svizzera
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