Misure speciali per gli ingressi in Corea: le indicazioni dell’Ambasciata d’Italia a Seoul

da | 2 Apr 2020 | 0 commenti

Tempo di lettura: 2 minuti

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«A partire dal 1 aprile 2020, è entrata in vigore la quarantena obbligatoria per tutti i viaggiatori in arrivo in Corea». Lo scrive la nostra Ambasciata a Seoul fornendo indicazioni sulle misure adottate dalle autorità sudcoreane per gli ingressi nel Paese.  

«Tutte le persone provenienti dall’estero saranno soggette, a prescindere dalla cittadinanza e dalla regione di provenienza, all’isolamento di 14 giorni e al monitoraggio attivo delle autorità coreane attraverso la Self-Quarantine Safety and Protection App da installare sui propri smartphone al momento dell’ingresso nel Paese».  

«Tutti i viaggiatori provenienti dall’Europa, anche se asintomatici, e tutti gli altri viaggiatori con sintomi saranno sottoposti al test al COVID-19 nelle apposite strutture sanitarie allestite presso l’aeroporto d’ingresso. Le persone risultate positive saranno ricoverate per il trattamento in apposite strutture o sottoposte al monitoraggio presso un “Living Treatment Center” a seconda della gravità dei sintomi, mentre le persone risultate negative dovranno osservare l’autoisolamento di 14 giorni».  

«I cittadini stranieri asintomatici in possesso di visti d’ingresso di lungo termine che hanno una residenza in Corea dovranno osservare la quarantena presso il proprio domicilio. I cittadini stranieri con visti di breve termine e tutti gli altri viaggiatori sprovvisti di un domicilio in Corea dovranno autoisolarsi nelle strutture indicate dalle autorità di immigrazione a spese proprie, che equivalgono a 100.000 Won sudcoreani pari a circa 70 euro al giorno».  

«Sono previste eccezioni alla quarantena per visti diplomatici (A1), visti ufficiali (A2) e nel caso di presenza di specifici accordi bilaterali con il Paese di provenienza (A3). Sarà inoltre possibile ottenere un apposito certificato (Isolation Exemption Certificate) da parte dell’Ambasciata coreana competente al rilascio del visto d’ingresso per viaggi d’affari e visite accademiche o umanitarie.
 In entrambi i casi, il viaggiatore sarà sottoposto al test al COVID-19 all’arrivo nel Paese e sarà soggetto al “monitoraggio attivo” attraverso la registrazione sulla Self-Analysis App e tramite le telefonate a cadenza giornaliera da parte delle autorità sanitarie coreane».  

«Non sono, al momento, soggetti alla quarantena coloro che rimangono esclusivamente nell’area transiti dell’Aeroporto Internazionale di Incheon, ma una volta abbandonata tale area, anche soltanto per prelevare il proprio bagaglio, tutti i passeggeri saranno sottoposti alle misure di quarantena».  

«Tutti i cittadini stranieri che violeranno le disposizioni saranno soggetti all’espulsione e al divieto d’ingresso in Corea».  

Per maggiori informazioni, l’Ambasciata invita a consultare il sito web del Ministero degli Affari Esteri coreano.

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