Al fine di prevenire la diffusione dei casi di Covid-19, le autorità del Sud Africa hanno disposto, a partire da giovedì 26 marzo e fino a nuovo avviso, la sospensione di ogni attività economica e movimento di persone non assolutamente indispensabile (“lockdown”). Per il periodo di lockdown, il Sud Africa ha annunciato la chiusura temporanea delle frontiere, eccetto che per favorire il rimpatrio dei sudafricani e quello degli stranieri residenti, sospendendo pertanto i collegamenti aerei domestici e internazionali.
In caso di biglietto acquistato per i giorni dal 27 marzo in poi, si raccomanda di contattare quanto prima la propria compagnia aerea. La chiusura coinvolgerà anche le frontiere terrestri e i porti. Sarà consentito esclusivamente il trasporto di merci essenziali. Sono vietati gli spostamenti tra le Province e tra le municipalità.
Le persone sono invitate a non lasciare le proprie abitazioni tranne che per esigenze indifferibili quali ricevere assistenza sanitaria, acquisti di alimenti e medicinali, servizi bancari essenziali. Saranno esentati dal divieto quanti prestano servizio in settori economici fondamentali quali sanità, sicurezza, produzione e distribuzione di alimenti e beni di prima necessità, servizi bancari e servizi di base quali acqua, energia e telecomunicazioni. Negozi alimentari e supermercati, farmacie, laboratori medici, banche, trasporti per servizi essenziali e distributori di carburante continueranno a svolgere le proprie attività.
A partire dal 1 maggio è previsto un allentamento delle misure restrittive, consistente in una ripresa di alcune attività produttive precedentemente sospese, tra le quali i servizi finanziari e postali.
Tutti i turisti presenti in Sud Africa dovranno rimanere confinati al proprio indirizzo di residenza temporanea nel paese per tutto il periodo del “lockdown” e potranno essere soggetti a controlli sanitari. Tali misure si aggiungono a quelle varate a partire dallo scorso 18 marzo: il divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti da “Paesi ad alto rischio” (Italia, Francia, Germania, Spagna, Svizzera, UK, Stati Uniti, Iran, Cina, Corea del Sud); controlli potenziati per i passeggeri da Portogallo, Hong Kong, Singapore (“Paesi a medio rischio”); rafforzamento dei controlli negli aeroporti sudafricani sugli aeroporti di origine dei passeggeri; annullamento di tutti i visti già rilasciati per i cittadini provenienti da “Paesi ad alto rischio” (la misura non riguarda chi è già entrato in Sud Africa ma solo chi non ha ancora utilizzato il visto) e la sospensione della concessione di nuovi visti per questi ultimi o chiunque vi abbia soggiornato o vi sia passato negli ultimi 20 giorni (per i “Paesi ad alto rischio” originariamente esenti dall’obbligo di visto per turismo, tra cui l’Italia, è stato introdotto tale obbligo, ferma restando l’attuale completa sospensione; in caso di emergenze è possibile comunque presentare domanda).
In caso di scali, è importante verificare la presenza di eventuali restrizioni nei Paesi di transito. Tali restrizioni non si applicano a titolari di passaporto diplomatico e lasciapassare di organismi internazionali, che saranno comunque sottoposti a controlli medici e, ove necessario, posti in quarantena. Sono proibiti gli assembramenti.
Fonte: www.viaggiaresicuri.it
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