Riportiamo una precisazione degli onorevoli del Partito Democratico Garavini, Schirò e Ungaro a proposito della residenza fiscale.
«Non basta essere iscritti all’Aire – scrivono i tre eletti del Pd nella Circoscrizione Europa -, per escludere totalmente la residenza fiscale in Italia, è necessario che i connazionali residenti all’estero non abbiano nemmeno il domicilio né la dimora nel nostro paese. Il chiarimento viene direttamente dalla Cassazione che, con una sentenza del 21 marzo scorso, ha stabilito che la residenza anagrafica non coincide con la residenza fiscale se il contribuente ha il domicilio o la dimora abituale in Italia. Questo vuol dire che i connazionali iscritti Aire sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi anche in Italia, qualora detengano nel nostro paese delle proprietà o delle attività fiscalmente rilevanti».
Aire e tasse: non basta l’iscrizione per escludere la dichiarazione dei redditi in Italia
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