
A Belluno per parlare di emigrazione minorile clandestina. Un’emigrazione vissuta da decine di migliaia di bambini italiani. L’Associazione Bellunesi nel Mondo presenta il docufilm “Non far rumore”, di Alessandra Rossi, regia di Mario Maellaro, produzione Rai 3. Appuntamento lunedì 2 marzo 2020, alle ore 20.30, presso il Teatro del Centro Giovanni XXIII di Belluno (piazza Piloni). Il documentario tratta un aspetto poco conosciuto della storia italiana: nel secondo dopoguerra più di 2 milioni di italiani emigrarono in Svizzera, dove lo statuto del lavoratore stagionale allora in vigore non consentiva il ricongiungimento familiare. Di fatto era vietato per i lavoratori emigranti portare i figli con sé. Fu così che tra il 1950 e il 1980 entrarono in terra elevetica come clandestini dai 15 ai 30 mila bambini. Giovani che vissero nascosti in casa, senza poter andare a scuola, uscire e giocare. Bambini spesso chiusi nella parte più nascosta dell’abitazione, con la raccomandazione di non farsi sentire dai vicini. Se fossero stati scoperti, la pena sarebbe stata l’espulsione per l’intera famiglia. Ogni mattina i genitori prima di andare a lavoro ripetevano loro: «non ridere, non piangere, non far rumore».
Intenso e toccante, il docufilm dà voce ai protagonisti della vicenda: quei bambini, oggi adulti, che dentro di sé portano ancora i segni di una ferita mai rimarginata.
Racconti di infanzia negata. Un’occasione per riflettere sul passato e su un presente di storie che si ripetono.
Intervengono la giornalista Alessandra Rossi e Toni Ricciardi, storico delle migrazioni all’Università di Ginevra. Presenta Dino Bridda, direttore della rivista “Bellunesi nel mondo”. Ingresso libero. Per maggiori informazioni: info@bellunesinelmondo.it
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