Ogni tanto, soggetti istituzionali anche ad alto livello ripropongono progetti di viabilità per la Provincia dei quali si parla da anni, da parecchi anni, ma che rimangono tuttora lettera morta, così da far pensare, desolatamente, che restino pura utopia. Così per l’ autostrada fino a Monaco, i cui progetti risalgono addirittura a 70 anni fa (!) e, ultimamente, per il prolungamento della ferrovia a nord di Calalzo. Se su quest’ultimo progetto molte sono le perplessità di una sua effettiva realizzazione (complici anche le divergenze sulla scelta del percorso, anche se pesa soprattutto l’interrogativo sul rapporto costi di gestione-benefici), per l’ autostrada quanto meno è urgente un nuovo passo, quello di aprire un tratto, da Pian di Vedoia a Tai, sul quale veramente ci sono tutti i caratteri dell’urgenza. La statale di Alemagna, specie in alcune ore della giornata, è diventata, data la mole del traffico, impercorribile in tempi ragionevoli. Le lunghe code, soprattutto nei weekend e praticamente tutto l’anno, danneggiano i residenti e insieme inaspriscono e demoralizzano i turisti. Non parliamo di quanto ne soffrono nella qualità della vita gli abitanti lungo quell’asse, che incontrano difficoltà e disagi per il più piccolo spostamento. Abbiamo poi il polo industriale di Longarone, il più grande della Provincia, che chiede da tempo un collegamento più agile con Pian di Vedoia.
Benissimo il miglioramento della statale che l’ANAS sta tempestivamente realizzando anche in vista dei Campionati del Mondo di sci di Cortina 2021, ma crediamo che esso sia ancora un palliativo che non risolve il problema di una viabilità provinciale ormai al di fuori del volume di traffico, dei tempi e delle aspettative attuali.
G.B.