Pensionati italiani all’estero: al via la prima fase dell’accertamento Inps esistenza in vita

da | 30 Ott 2019 | 0 commenti

Tempo di lettura: 4 minuti

Pensionati italiani residenti all’estero: è partita ad ottobre le campagna di accertamento di esistenza in vita di Inps e Citibank. La prima fase coinvolge i pensionati residenti in Africa, Oceania ed Europa, a esclusione dei Paesi Scandinavi e dei Paesi dell’Est Europa. Anche quest’anno, conferma l’Istituto di previdenza, l’accertamento dell’esistenza in vita sarà condotto in due fasi:

  • la prima, appena avviata, terminerà a marzo 2020 e riguarderà – come detto – i trattamenti pensionistici erogati ai pensionati residenti in Africa, Australia (Oceania) ed Europa, ad esclusione dei Paesi Scandinavi, dei Paesi dell’Est Europa e degli Stati limitrofi. I pensionati dovranno far pervenire le attestazioni di esistenza in vita entro il 13 febbraio 2020. Nel caso in cui l’attestazione non sia prodotta, laddove possibile, il pagamento della rata di marzo 2020 avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. In caso di mancata riscossione personale o di mancata produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 marzo 2020, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di aprile 2020;
  • la seconda fase, che si svolgerà da febbraio 2020 a luglio 2020, riguarderà i pensionati residenti in Sud America, Centro America, Nord America, Asia, Estremo Oriente, Paesi Scandinavi, gli Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi. Le comunicazioni saranno inviate ai pensionati nel corso del mese di febbraio 2020 e i pensionati dovranno far pervenire le attestazioni di esistenza in vita entro i primi giorni di giugno 2020. Nel caso in cui l’attestazione non sia prodotta, il pagamento della rata di luglio 2020, laddove possibile, avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. In caso di mancata riscossione personale o di produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 luglio 2020, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di agosto 2020.

Alcune categorie di pensionati sono escluse dall’accertamento generalizzato dell’esistenza in vita. Spiega l’Inps: «per razionalizzare lo svolgimento dell’attività di verifica in un’ottica di semplificazione amministrativa, è stato ritenuto opportuno non inviare la richiesta di produrre la prova di esistenza in vita ai seguenti gruppi di soggetti, i quali, pertanto, non sono tenuti a restituire le attestazioni:

  • i titolari di pensioni che sono oggetto di scambi mensili di informazioni con le Istituzioni previdenziali tedesche, svizzere e polacche. L’Istituto ha stipulato con Deutsche Rentenversicherung (DRV), Ufficio Centrale di Compensazione (UCC) e Zaklad Ubezpieczen Spolecznych (ZUS), accordi di scambio delle informazioni di decesso, che riguardano un numero considerevole di pensionati e che hanno già dato prova di sufficiente affidabilità, rendendo superflue ulteriori verifiche. Tale esclusione non riguarda tutti i pensionati, ma solo quelli che sono titolari anche di prestazioni a carico delle suddette Istituzioni e per i quali vengono scambiate le informazioni;
  • i pensionati che hanno riscosso personalmente agli sportelli Western Union almeno una rata di pensione a partire dal 1° luglio 2019. Ciò in quanto la riscossione personale presso il Partner d’appoggio della Banca è stata considerata prova sufficiente dell’esistenza in vita, poiché le agenzie Western Union accertano, all’atto dell’incasso, l’identità del beneficiario attraverso documenti validi con foto;
  • i beneficiari di trattamento pensionistico i cui pagamenti sono stati già sospesi da Citibank a seguito del mancato completamento delle precedenti campagne di accertamento dell’esistenza in vita o di tre riaccrediti consecutivi di rate di pensione;
  • i pensionati che riscuotono annualmente pensioni di importo mensile inferiore a 10 euro, in quanto per tali beneficiari la verifica è effettuata ogni due anni, in considerazione dello scarso rischio di erogazione di rilevanti importi indebiti».

Nella prima fase della campagna, iniziata in questo mese di ottobre, le lettere inviate ai pensionati sono state circa 121.000. La modulistica è stata redatta sia in lingua italiana sia, a seconda del Paese di destinazione, in inglese, francese, tedesco, spagnolo o portoghese. Con riferimento ai pensionati residenti in Svizzera, Citibank invierà la lettera e il modulo in tre lingue. Il plico inviato ai pensionati contiene le istruzioni per la compilazione del modulo di esistenza in vita; la richiesta di documentazione di supporto (fotocopia di un valido documento d’identità del pensionato con foto); le indicazioni per contattare il Servizio Citibank di assistenza ai pensionati. Il modulo di attestazione dell’esistenza in vita dovrà essere inoltrato entro il 13 febbraio 2020. Per i pensionati residenti in Australia, Canada, Regno Unito e Stati Uniti, l’Inps ha fornito a Citibank una lista di patronati autorizzati ad accedere al portale predisposto, con il fine di attestare telematicamente l’esistenza in vita. Per tutti è attivo il Servizio Clienti della banca a supporto di pensionati, operatori di consolati, delegati e procuratori, per fornire assistenza riguardo alla procedura di attestazione dell’esistenza in vita: oltre a visitare la pagina web dedicata, si può inviare un messaggio di posta elettronica all’indirizzo inps.pensionati@citi.com o telefonare a uno dei numeri telefonici indicati nella lettera esplicativa.
Tutte le istruzioni sono riportate nel dettaglio nel messaggio del 25 ottobre 2019 (n.3884) firmato dalla Direttrice Generale Gabriella Di Michele.

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