Montagna: una mattinata di interventi del Soccorso Alpino nelle Dolomiti

da | 13 Ago 2024 | 0 commenti

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Soccorso alpino di Cortina

Una mattinata intensa per i soccorritori delle Dolomiti, impegnati in diversi interventi di emergenza sulle montagne della provincia di Belluno.

Alle 9:20, la Centrale del 118 è stata attivata per un uomo di 79 anni, originario di Belluno, colto da un malore presso il Rifugio Bristot, situato sull’Alpe del Nevegal. Il personale medico dell’elicottero di soccorso “Falco 2” ha prontamente raggiunto il luogo per valutare le condizioni dell’anziano. Dopo i primi accertamenti, l’uomo è stato imbarcato e trasportato all’ospedale San Martino di Belluno per ricevere le cure necessarie. A supporto delle operazioni, era presente anche un soccorritore locale, giunto sul posto con un quad.

Poco dopo, attorno alle 11:00, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è stato chiamato a intervenire a Rocca Pietore, in seguito a un altro malore. Questa volta, una donna di 55 anni, residente a Treviso, si è sentita poco bene mentre si trovava poco sotto Malga Ombretta, in compagnia del marito. Sul posto è intervenuto anche il Soccorso Alpino della Val Pettorina. La donna è stata poi trasportata all’ospedale di Agordo per ulteriori accertamenti.

Nella stessa mattinata, è fortunatamente rientrato l’allarme per la scomparsa di un’escursionista statunitense, impegnata in un trekking lungo l’Alta Via numero 2. La 38enne di New York, della quale non si avevano più notizie dal giorno precedente, è stata rintracciata sana e salva. Preoccupato per il prolungato silenzio e l’impossibilità di contattare la donna, il compagno aveva allertato la gestrice del Rifugio Dal Piaz, che aveva quindi richiesto l’intervento della Centrale del 118. Le prime verifiche avevano indicato che l’escursionista aveva pernottato al Rifugio Mulaz tra sabato e lunedì, con l’intenzione di proseguire verso il Rifugio Rosetta, a circa 8 chilometri di distanza. Tuttavia, non essendo mai giunta a destinazione, una squadra di soccorso della Val Biois, imbarcata dall’elicottero dell’Air Service Center convenzionato con il Soccorso Alpino Dolomiti Bellunesi, ha perlustrato l’area, compreso l’Altopiano delle Pale, senza successo. La situazione si è risolta positivamente quando, verso le 13:30, la donna ha finalmente risposto ai messaggi, informando che stava bene e che aveva raggiunto il Rifugio Rosetta, ma che l’assenza di campo aveva impedito ogni comunicazione precedente.

Infine, poco dopo mezzogiorno, “Falco 2” è stato nuovamente attivato per un altro malore a Cortina d’Ampezzo. Una donna di 57 anni, residente a Villabassa (BZ), è stata colta da un malore mentre scendeva dal Col Rosà. Anche lei è stata prontamente recuperata e trasportata all’ospedale di Belluno.

Questi eventi, purtroppo non rari nelle zone montane, sottolineano l’importanza e l’efficacia delle operazioni di soccorso in ambienti impervi, dove la rapidità di intervento può fare la differenza tra la vita e la morte.

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