
Lunedì 17 febbraio, la comunità di Pedras Grandes ha celebrato un evento importante: la consegna ufficiale del gonfalone alla nuova Famiglia dell’Associazione Bellunesi nel Mondo (Abm), presieduta dal sindaco Filippi Agnaldi. La cerimonia ha visto la partecipazione di circa cento persone, tra cui cittadini locali, sindaci dei comuni vicini e associazioni venete, e ha avuto inizio con una visita al municipio, ai primi edifici storici eretti dai coloni e al vecchio cimitero, attualmente in fase di restauro.
Nel corso della cerimonia, Gioia Sacchet, membro del comitato esecutivo dell’Abm, ha simbolicamente consegnato il gonfalone al presidente Oscar De Bona, che successivamente lo ha passato al sindaco Agnaldi, incaricato di guidare la nuova Famiglia bellunese di Pedras Grandes. La giornata si è conclusa con un tour nella frazione di Zambuia, luogo simbolo dell’arrivo dei primi coloni veneti.
Venerdì 21 febbraio, la cerimonia di consegna è stata replicata nella sede dell’Assemblea Legislativa di Santa Catarina, a Florianopolis. L’evento, solenne e carico di emozione, ha visto la presenza di numerosi soci dell’Abm, autorità locali e rappresentanti delle istituzioni italiane presenti in città, tra cui i circoli italiani, la scuola di lingua italiana e Casa Italia. In questa occasione, Gioia Sacchet ha consegnato il gonfalone al presidente De Bona, che lo ha poi passato a Edson Biasuzzi Grando, nuovo presidente della Famiglia bellunese di Florianopolis.
La serata è proseguita con la presentazione del libro Antonio Segreto di Nicola Vegro, accolto con grande entusiasmo dal pubblico. La celebrazione è culminata il giorno successivo, sabato 22 febbraio, con una cena offerta dal presidente Grando ai soci fondatori e al direttivo della Famiglia di Florianopolis.
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DELL’ABM — A conclusione dei due eventi, Oscar De Bona, presidente dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, ha espresso parole di apprezzamento per la creazione delle nuove Famiglie Abm: «Sono molto orgoglioso di vedere come i soci, cuore pulsante della nostra Associazione, abbiano contribuito a rendere possibile questa espansione. La fondazione di queste famiglie è un passo importante per proseguire il lavoro iniziato nel 1966, che si concentra sul racconto delle storie degli emigranti bellunesi che, alla fine del XIX secolo, hanno lasciato la loro terra per contribuire a costruire il Brasile».


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