IMU, TASI, TARSU per i cittadini italiani residenti all’estero

da | 27 Nov 2015

Tempo di lettura: 3 minuti

 

PARIGI – Qui di seguito, sotto forma di “lettera aperta” per i Consiglieri Cgie ed i Parlamentari eletti nella Circoscrizione Europa,  il comunicato stampa proposto dal Comites di Parigi e assunto dai Comites di Francia per sollecitare una revisione della normativa attuale su IMU, TASI, TARSU per i cittadini italiani eletti all’estero.

“Signore/i Consiglieri CGIE
Onorevoli Senatori e Deputati eletti nella Circoscrizione Estero Europa
Considerato che l’Art. 9-bis. della Legge 23 maggio 2014, n. 80 IMU per immobili posseduti da cittadini residenti all’estero ha stabilito che:
“A partire dall’anno 2015 è considerata direttamente adibita ad abitazione principale una ed una sola unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE), già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata o data in comodato d’uso. Sull’unità immobiliare di cui al comma 1, le imposte comunali TARI e TASI sono applicate, per ciascun anno, in misura ridotta di due terzi.”
Considerato che più Comites hanno già espresso nel 2014-2015 il loro dissenso alla interpretazione restrittiva della norma che ha escluso dai benefici i pensionati italiani residenti all’estero e titolari di sola pensione italiana o i pensionati italiani residenti all’estero titolari esclusivamente di pensione in uno Stato terzo non corrispondente a quello di attuale residenza.
I Comites di Francia intendono ribadire che il diritto al riconoscimento di “prima Casa” dell’abitazione posseduta ad uso proprio esclusivo in Italia da un cittadino italiano iscritto all’AIRE debba risultare universale e che, in ogni caso,  per i cittadini italiani in quanto pensionati, debba essere garantito indipendentemente dal Paese erogatore del trattamento previdenziale.   Si segnala, in particolare, che l’esclusione a tale condizione per i pensionati residenti all’estero iscritti all’Aire e titolari di sola pensione italiana, risulta incomprensibile se si considera che gran parte degli accordi bilaterali in materia fiscale, obbligano questi pensionati a pagare regolarmente le imposte in Italia sulla loro pensione, comprensive delle addizionali regionali.
I Comites di Francia chiedono ai Consiglieri eletti nel CGIE e ai Parlamentari eletti nella circoscrizione estero Europa di farsi promotori delle necessarie azioni utili a modificare tale situazione nella legge di stabilità 2016  considerando, tra l’altro, che si scaricherebbero sui cittadini italiani residenti all’estero le probabili ripercussioni negative legate ai coefficienti di tassazione IMU TASI TARSU per le seconde case. Propongono un incontro urgente con i Consiglieri CGIE e i Parlamentare eletti all’estero da realizzarsi prima della conclusione del dibattito parlamentare.
Il Comitato dei Presidenti dei Comites di Francia è impegnato a proporre a tutti i Comites dell’area Europa una azione comune per sostenere i diritti delle nostre comunità migranti”.

            Fonte Inform

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