Supporto telefonico, informazioni tramite Radio Abm, risposte a dubbi e quesiti via Telegram e WhatsApp. Con il Covid che tra marzo e aprile dello scorso anno ha colto tutti impreparati, sono stati questi gli strumenti messi in campo dall’Associazione Bellunesi nel Mondo per aiutare i conterranei in Italia e all’estero durante il periodo di incertezza e difficoltà creatosi all’esplodere dell’emergenza sanitaria globale. Un’azione che ha visto l’Abm impegnata su più fronti.
Il primo è stato quello dell’informazione radiofonica. Tramite apposite rubriche e approfondimenti quotidiani, la web radio “Radio Abm-Voce delle Dolomiti” ha trasmesso notizie sull’andamento della pandemia nel territorio bellunese, segnalazioni sulle normative anti-contagio in vigore nei diversi Paesi nel mondo, indicazioni sui comportamenti da tenere per prevenire ed evitare il contagio e dato risalto alle iniziative di sostegno sociale ed economico attuate da enti e amministrazioni del territorio provinciale o da istituzioni a livello nazionale. E ancora – per chi era all’estero – ogni giorno sono stati riportati aggiornamenti sulle norme, le modalità e le occasioni di spostamento tra nazioni per il rientro in Italia.
Il secondo fronte si è incentrato invece sulla consulenza telefonica, effettuata utilizzando anche le chat su WhatsApp e Telegram. Tale consulenza si è rivolta a veneti e bellunesi (ma anche a italiani in generale) che durante la pandemia sono rimasti bloccati all’estero a causa della sospensione dei viaggi tra Stati e ha riguardato in particolare le opportunità di rimpatrio (ad esempio i voli speciali organizzati dalla rete diplomatico-consolare) e le modalità di rientro nel nostro Paese.
Infine il terzo fronte. Quando l’allentamento delle restrizioni lo ha permesso, grazie al lavoro delle Famiglie Ex Emigranti è stato portato un sostengo di carattere morale agli anziani ospiti delle case di riposo del Bellunese, tramite visite effettuate dai volontari dei circoli Abm attivi in provincia.
A rendere possibili queste azioni un contributo pubblico. Le iniziative, infatti, sono state finanziate dalla Regione Veneto con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nell’ambito dell’Avviso per “Iniziative volte a fronteggiare l’emergenza Covid-19” della Direzione Servizi Sociali del Veneto.
«Ringraziamo la Regione e il Ministero per questo fondamentale contributo, così come i volontari che ci hanno dato una mano nel corso di tutto il 2020», il commento del Presidente Abm, Oscar De Bona. Lo stesso De Bona aggiunge: «Molte di queste attività vengono tuttora portate avanti attraverso la radio e il lavoro dei nostri uffici. La pandemia purtroppo continua a mordere e, seppur in un contesto completamente diverso rispetto al totale spaesamento di un anno fa, continua a creare problemi ai bellunesi all’estero, così come a quelli in Italia e in provincia. La nostra missione è quella di portare loro un aiuto concreto».
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