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Il Consiglio federale elvetico ha deciso di inasprire i provvedimenti contro la diffusione del coronavirus. Lo segnala ai connazionali in Svizzera il Consolato d’Italia a Basilea, sintetizzando i principali provvedimenti in vigore dal 20 dicembre.
«L’accesso agli spazi interni dei ristoranti e delle strutture culturali, sportive e per il tempo libero sarà limitato alle persone vaccinate o guarite (regola “2G”). La stessa regola vale anche per le manifestazioni al chiuso (concerti, teatri, cinema, manifestazioni sportive, eventi privati in locali accessibili al pubblico)».
In tutti questi luoghi, inoltre, è obbligatorio indossare la mascherina e consumare cibi e bevande soltanto rimanendo seduti.
Alle manifestazioni all’aperto con oltre 300 partecipanti si applica la regola «3G» (vaccinati, guariti, o testati). Nei luoghi e nelle situazioni in cui non è possibile portare la mascherina né consumare cibi e bevande stando seduti, l’accesso è consentito solo a persone vaccinate o guarite che possono presentare il risultato negativo di un test (“2G+”).
«Dall’obbligo del test – spiega il Consolato – sono esentate le persone la cui seconda vaccinazione, il richiamo o la guarigione risalgano a non più di quattro mesi prima». La regola in questione si applica alle persone a partire dai 16 anni di età.
Per quanto riguarda gli incontri privati al chiuso, il Consolato sottolinea che «se è presente anche solo una persona di più di 16 anni non vaccinata o guarita, possono riunirsi al massimo 10 persone, compresi i bambini. Se tutte le persone sopra i 16 anni sono vaccinate o guarite, il limite per gli incontri al chiuso è di 30 persone. All’aperto, il limite resta di 50 persone».
Reintrodotto, inoltre, l’obbligo del telelavoro, mentre se è necessario il lavoro sul posto, nei locali in cui è presente più di una persona continua a vigere l’obbligo della mascherina. L’obbligo della mascherina vige anche nelle scuole del livello secondario, così come all’interno degli spazi aperti al pubblico (ad esempio i negozi) e nei trasporti pubblici.
Alcune novità sono state introdotte anche a proposito degli ingressi in Svizzera dall’estero. Dal 20 dicembre, indipendentemente dal Paese di provenienza, dalla condizione di cittadini svizzeri o stranieri residenti e da quella di vaccinati/guariti o non vaccinati, tutte le persone a partire dai 16 anni che entrano in territorio elvetico devono compilare online il modulo di entrata e presentare un test negativo, effettuato non più di 72 ore prima dell’ingresso se PCR o non più di 24 ore prima se antigenico.
«Una volta entrati in Svizzera – sottolinea il Consolato – le persone a partire da 16 anni che non sono vaccinate né guarite, dal quarto al settimo giorno dopo l’arrivo devono fare un nuovo test PCR o antigenico rapido».
Test e modulo non sono invece obbligatori per frontalieri, conducenti professionali, persone che arrivano dalle regioni di confine (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige).
Esentati dal solo test i minori di 16 anni e chi fa ingresso in Svizzera per emergenze mediche.
«Al momento – conclude il Consolato – non vige alcun obbligo di quarantena per chi entra in Svizzera».
Ulteriori approfondimenti sono disponibili sul sito: consbasilea.esteri.it.







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