Brasile, Messico, Argentina. Sono questi i Paesi rappresentati dai dodici partecipanti al progetto Abm iniziato il 6 ottobre e conclusosi mercoledì 16 ottobre. In dieci giorni la comitiva ha avuto modo di riscoprire la terra da dove partirono i propri avi tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Belluno, Feltre, Asolo, Treviso, Venezia, Bassano del Grappa, Dolomiti, Verona. Sono alcune delle zone venete visitate in questi dieci giorni, grazie al supporto dei volontari dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, che giorno dopo giorno, hanno accompagnato il gruppo di discendenti veneti. Un soggiorno non solo turistico, ma anche di incontri con la comunità locale. Toccante la partecipazione alla commemorazione del 56° anniversario della tragedia del Vajont al cimitero monumentale di Fortogna. Uno dei partecipanti, Nereo Valdessolo, era presente come alpino i giorni dopo l’immane tragedia del ’63. Da sottolineare anche l’incontro con il sindaco di Borgo Valbelluna, Stefano Cesa, in occasione di “Mele a Mel” e con l’assessore al cultura di Belluno, Marco Perale, durante la visita a Palazzo Fulcis.
261. Concluso il progetto Abm dedicato al turismo delle radici e finanziato dalla regione Veneto “Un sogno chiamato Veneto”
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«Sono grata alla Regione Veneto e all’Abm per avermi dato la possibilità di venire per la prima e ultima volta a visitare la terra da dove partirono i miei nonni»; «Ho avuto la possibilità di fare altri viaggi, ma questo rimarrà per sempre nel mio cuore. È stato un viaggio speciale, unico». Sono solo alcuni dei commenti dei partecipanti al soggiorno anziani “Un sogno chiamato Veneto” organizzato dall’Associazione Bellunesi nel Mondo, con il sostegno della Regione Veneto. E proprio di sogno si è trattato, perché per alcuni componenti della comitiva sudamericana era il primo viaggio, fatto oltreoceano, alla veneranda età di over ottanta.
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