«E nel mio cuor mi viene la nostalgia dei monti e ‘l pian dei monti e ‘l pian della vallata mia», «Non si possono tagliare le radici dalle quale si proviene», «Un nonno che va è come una biblioteca che brucia». Sono solo alcune delle frasi dalle quali hanno preso ispirazione gli alunni della II D del Liceo scientifico “Renier” venuti in visita al MiM Belluno – Museo interattivo delle Migrazioni – nella mattinata di martedì 8 maggio.
Accompagnati dalla professoressa De Donà hanno potuto percorrere un viaggio lungo un secolo e mezzo: dalla fine dell’Ottocento fino ai giorni nostri. Un periodo che ha visto protagonisti gli emigranti bellunesi, veneti e italiani, ma anche gli immigrati che, a partire dagli anni Novanta del Novecento, sono venuti in Italia per cercare fortuna e speranza per la propria famiglia.
Video, riflessioni, oggetti e citazioni. Gli alunni per un’ora e mezza hanno potuto apprendere una condizione umana che interessa da sempre tutte le popolazioni del mondo.
Rientrati in classe hanno trascritto su un foglio una frase, che era rimasta loro colpita e che era presente al MiM Belluno.
A conclusione della visita il direttore ABM Marco Crepaz ha salutato i ragazzi lanciandogli un invito: «Aiutateci ad arricchire il nostro museo. Inviateci foto e documenti riferiti all’emigrazione della vostra famiglia. Il materiale ricevuto sarà catalogato, conservato e consegnato alle future generazioni».
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