Con 190 voti favorevoli, 42 contrari e 17 astensioni il Senato ha detto sì in via definitiva al provvedimento di conversione del decreto legge sulla proroga delle missioni internazionali, già approvato dalla Camera dei Deputati, che all’articolo dieci prevede nuove disposizioni per le elezioni dei Comites.
Ora la macchina organizzativa per il rinnovo degli organi di rappresentanza dei nostri connazionali all’estero, già attivata dal Mae, potrà continuare a funzionare a pieno regime. Ricordiamo che Il ministero degli Esteri ha indetto per venerdì 19 dicembre 2014 le elezioni per il rinnovo dei Comites. Potranno partecipare al voto gli italiani iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero che si siano registrati 30 giorni prima della data delle elezioni, ovvero il 19 novembre, all’elenco degli elettori della propria circoscrizione consolare. Solo gli iscritti a tale elenco potranno quindi ricevere le schede elettorali e votare per corrispondenza.
Nel corso delle dichiarazioni di voto finali in Aula il vicepresidente del gruppo Pd al Senato Giorgio Tonini ha ricordato l’importanza delle collettività italiane nel mondo . “Credo – ha affermato Tonini – che da questo voto debba derivare un impegno importante del nostro Paese per continuare a guardare a questa straordinaria risorsa che sono le nostre comunità all’estero, proprio per aiutare l’Italia a guardare oltre i propri confini e a svolgere fino in fondo il ruolo che le è proprio, per garantire, appunto, un ordine mondiale fondato sulla pace e sulla giustizia”. Il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri (Fi- Pdl) si è invece soffermato sul caso dei due marò italiani bloccati in India. “ Non abbiamo alimentato e non alimenteremo polemiche – ha spiegato Gasparri – perché vogliamo una soluzione definitiva del caso dei nostri fucilieri di marina trattenuti in India. Cerchiamo le solidarietà internazionali affinché, anche alla luce dell’impegno italiano nelle missioni militari, la comunità internazionale faccia del caso di Girone e Latorre una questione di tutti e non solo italiana; si accettino le giurisdizioni internazionali, ma si ponga fine a questo stato di sostanziale detenzione”.
Fonte Inform
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