E’ con grande soddisfazione e orgoglio che il Presidente dell’ABM Oscar De Bona annuncia che è nato in Brasile il formaggio tipico del Sud Ovest del Paranà chiamato “Santo Giorno”, frutto del “know how” bellunese, grazie all’idea delle famiglie Mezzomo d’Italia e del Brasile, al coordinamento dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, ai co-finanziamenti da parte italiana della Regione del Veneto e della Provincia di Belluno, all’esperienza dei bellunesi Battista Attorni e Giuseppe Pellegrini, alla tecnologia della Bioagro di Veneto Agricoltura e dell’Università di Padova e alla passione e dedizione brasiliana. Per la prima volta, come hanno più volte ripetuto i rappresentanti federali e statali brasiliani, è avvenuto uno scambio che ha portato a un risultato concreto, utile e apprezzato sotto l’aspetto economico, professionale e sociale.
La presentazione del formaggio e del corrispondente libro che raccoglie dati storici e tecnici del “Santo Giorno” è avvenuta a Francisco Beltrao (Paranà – Brasile) di fronte a rappresentanti federali e statali, ai produttori caseari e agli allevatori, ai tecnici del settore e ai ricercatori universitari. I media locali hanno dato molto risalto all’evento. Alla presentazione ha partecipato anche la dott.ssa Susanna Galli in rappresentanza della Deputata al Parlamento Italiano eletta dagli italiani all’Estero, Renata Bueno, che ha inviato una lettera di congratulazioni e saluti, così come ha fatto il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. Erano presenti anche il presidente della FAVEP (Federazione delle Associazioni Venete del Paranà) Francisco Schiocchet e il vice presidente della “Famiglia Bellunese” di Curitiba Alcir Elpinotti.
L’iniziativa era nata alcuni anni fa quando i due imprenditori, l’ingegner Antonio Mezzomo di Santa Giustina e Angelo Mezzomo agricoltore del Paranà, al termine dell’incontro conviviale tenutosi in Brasile tra le due famiglie hanno lanciato lo slogan “No solo baci e abraci”. Da lì, grazie al lavoro di gruppo organizzato dall’ABM, l’interesse si è allargato a macchia d’olio e ha via via visto la partecipazione e la collaborazione di varie entità, a cominciare dalla Regione del Veneto e dalla Provincia di Belluno, per continuare con Enti pubblici brasiliani, con imprenditori veneti e paranaensi, con le Università di Padova e Tecnologiche del Paranà, tutti impegnati con entusiasmo e serietà alla creazione del “Santo Giorno”, certi dei ritorni economici che ne sarebbero derivati. Il nome, che a noi italiani può sembrare strano, sta a ricordare – e forse a esorcizzare – il detto nato dopo il superamento dei terribili anni di fatiche e di fame sopportati dagli emigranti veneti in quella terra: “Ora si mangia ogni santo giorno!”
“Sono stati tre anni molto intensi e impegnativi, ma il grande lavoro di squadra dell’ABM, tipico di chi ha lavorato all’estero – come ha spiegato l’ingegner Emilio Dalle Mule, coordinatore della commissione economica dell’ABM – è stato il valore aggiunto del progetto e la conferma che l’unione e l’umiltà, unite all’esperienza e alla tecnologia, sono fattori imprescindibili per raggiungere ogni tipo di traguardo. È stato raggiunto anche un altro fondamentale obiettivo – ha continuato Dalle Mule – tanto raccomandato dall’Unioncamere Veneto alle Associazioni Emigranti, e cioè quello di sfruttare la favorevole posizione di mediazione culturale tra imprese. Il “Santo Giorno” verrà prodotto nella zona a maggior produzione lattiero casearia del Brasile; questo ha aperto le porte e incoraggiato alcune imprese venete a partecipare alla presentazione e proporre i propri prodotti nell’immenso mercato della filiera casearia che abbraccia settori che vanno dall’alimentazione e dalla termomeccanica fino a quello dei macchinari”.








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