CANTI DELL’EMIGRAZIONE
a cura di A. V. Savona, M. L. Straniero
Milano: Garzanti, 1976
Michele Straniero e Virgilio Savona, se hanno saputo scegliere e selezionare queste composizioni poetiche e popolari, lo hanno fatto con passione d’emigranti, quali sono. E se non fecero gli operai e si dedicarono a un lavoro diverso, il problema dell’emigrazione, complesso e drammatico, lo conoscono: lo rivela l’introduzione a questa antologia. Ne emerge, fatalmente, una domanda: l’emigrazione è una condanna eterna? Ci saranno sempre Paesi poveri e Paesi ricchi? Le prospettive, oggi, non sono incoraggianti; e se è vero che “la fame fa uscire la lucertola dalla tana”, ci saranno ancora, e per molti secoli, uomini costretti ad abbandonare la famiglia, il paese, e il pezzo di cielo dove sono nati. Lo faranno per sopravvivere. Lo faranno con dolore e amarezza: un albero sradicato e trapiantato sotto un clima diverso spesso non attecchisce e muore. E quando muore l’uomo vuole essere seppellito con i propri morti. Le ossa chiedono la loro parte.
Lo trovi presso la Biblioteca delle migrazioni “Dino Buzzati”, anche attraverso il sistema di interprestito.
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