Il MiM Belluno – Museo interattivo delle Migrazioni è un museo non convenzionale e lo ha dimostrato anche giovedì 3 maggio: una nuova ala museale del MiM, per due ore, si è trasferita nella classe V della Scuola primaria di Bolzano Bellunese.
Non video interattivi, ma persone in carne e ossa, che hanno raccontato la propria esperienza, in questo caso, di immigrato.
Protagonista dell’incontro Anicet Zoungoula. Anicet, nato e cresciuto in Congo, all’età di 24 anni emigra in Italia e precisamente a Belluno. Con una laurea in fisioterapia riprende gli studi nel settore della ristorazione. Per i primi cinque anni lavora come cuoco in diverse parti del bellunese, per poi iniziare la sua attività di fisioterapista.
Gli studenti della V di Bolzano Bellunese, per un’ora e mezza, hanno posto numerose domande ad Anicet: «Sei scappato dalla guerra? Come ti trovi a Belluno? Perché hai scelto Belluno? Ti piace il cibo italiano? Ti manca la tua terra?…». Anicet ha risposto a queste e ad altre domande creando un dialogo informale con gli alunni e trasmettendo loro valori importanti come l’accoglienza, il rispetto reciproco, l’amore per la famiglia, i sacrifici, le rinunce, ma anche le soddisfazioni.
Dopo la testimonianza di Anicet è stata la volta della guida del MiM Belluno Luciana Tavi, che ha letto a tutta la classe il libro “La storia dell’immigrazione raccontata ai bambini”.
Sono state due ore intense e stimolanti in cui si è parlato di persone in movimento, a prescindere dal loro colore di pelle, dalla loro cultura e dalla loro appartenenza.









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