
In occasione del quindicesimo anniversario dalla tragica caduta dell’elicottero di soccorso “Falco”, l’Ulss Dolomiti, in collaborazione con il Soccorso Alpino Veneto e la parrocchia di Cortina, ha organizzato un evento commemorativo per ricordare non solo l’equipaggio perito il 22 agosto 2009, ma anche tutti coloro che, nel corso degli anni, hanno perso la vita durante operazioni di soccorso in montagna.
La celebrazione avrà luogo giovedì 22 agosto 2024 alle ore 16.00 presso il capitello di Rio Gere, dove verrà officiata una santa messa presieduta dal Vescovo don Renato Marangoni e dal vicario foraneo e parroco di Cortina, don Ivano Brambilla. L’evento vedrà la partecipazione dell’Assessore alla Sanità e alle Politiche Sociali del Veneto, Manuela Lanzarin, a testimoniare la vicinanza delle istituzioni a chi ha dedicato la propria vita alla protezione degli altri, spesso a rischio della propria.
Questo momento di raccoglimento e preghiera sarà l’occasione per rinnovare il ricordo di Dario, Fabrizio, Marco e Stefano, i quattro membri dell’equipaggio di “Falco”, e per onorare tutti i caduti nel soccorso alpino, ricordando il sacrificio di chi opera quotidianamente in condizioni estreme per garantire la sicurezza in montagna. In caso di maltempo, la celebrazione verrà spostata presso la Basilica dei Santi Filippo e Giacomo a Cortina.
A coronamento della giornata, il Comune di Cortina ha organizzato alle 20.30, presso la Sala Cultura del Comune, la proiezione del film “Marmolada 03.07.22”, un’opera scritta e diretta da Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon. Il film, che mescola interviste, materiale di repertorio inedito e riprese contemporanee, narra gli eventi legati alla tragedia della Marmolada e rende omaggio a coloro che hanno perso la vita e a tutti quelli che, con coraggio e determinazione, si sono adoperati per soccorrere i superstiti e recuperare le vittime.
La commemorazione del 22 agosto non sarà solo un momento di dolore e memoria, ma anche un’occasione per riflettere sul valore del sacrificio e del servizio alla comunità, elementi fondanti dello spirito di chi opera nel soccorso alpino, una missione che, in montagna, richiede coraggio, competenza e un profondo senso di solidarietà.







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