Da domani a sabato 11 giugno le Associazioni dei veneti nel mondo e dei giovani oriundi residenti all’estero si danno appuntamento a Venezia per la ‘tre-giorni’ di incontro della Consulta e il meeting dei giovani oriundi veneti residenti all’estero. Un appuntamento annuale promosso e organizzato dalla Regione Veneto, in ottemperanza alla legge n. 2 del 2003 a favore dei veneti nel mondo, per fare sintesi delle esperienze associative locali e internazionali e per tutelare e promuovere i legami con la terra d’origine e le sue istituzioni da parte di chi è emigrato in altri paesi e continenti. Attualmente sono circa 260 mila i veneti residenti all’estero, iscritti all’Aire, che hanno la doppia cittadinanza. Ma sono oltre 4 milioni gli emigranti veneti e i loro discendenti, disseminati in Europa, America Latina, America del Nord, Sudafrica, Australia. «Nel dare il benvenuto ai partecipanti alla Consulta e al meeting dei giovani oriundi – dichiara l’assessore ai Flussi Migratori Manuela Lanzarin – confermo la volontà della Regione di mantenere solidi legami con i suoi emigranti e i loro discendenti. Ritrovarsi annualmente a Venezia è un modo per mantenere un rapporto che non è fatto solo di ricordi, di continuità linguistica o di nostalgia, ma è un legame vivo, proiettato verso il futuro. Da questi incontri e dalla rete delle associazioni dei veneti nel mondo sono nate tante idee e iniziative culturali, sociali, economiche. E altre ne nasceranno, perché la cifra dell’identità comune e il collante di una cultura solidaristica e laboriosa permangono anche a distanza di generazioni».
In rappresentanza dell’Associazione Bellunesi nel Mondo parteciperanno il consultore Patrizia Burigo e la coordinatrice del gruppo giovani Marianne Pollazzon.
«Auguro un buon lavoro ai Consultori e ai nostri giovani – il pensiero del presidente ABM Oscar De Bona – da sempre sostengo, e non sono l’unico, che la Regione Veneto deve investire sui nostri veneti all’estero e sul nostro associazionismo perché con 1 noi possiamo dare 10 a beneficio di tutti».
Inoltre è doveroso rivolgere uno sguardo all’attuale mobilità giovanile. «L’emigrazione di costrizione e non di scelta – il commento di De Bona – sembra sia nuovamente ripartita. Solo nel Veneto nel 2015 vi è stato un aumento di iscrizioni all’Aire che va dal 40,7 di Belluno al 73,24% di Verona».
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