VIGO DI CADORE

stemma del comune di Vigo di Cadore

  • Municipio: 10, piazza S. Orsola
  • C.A.P.: 32040
  • Prefisso: 0435
  • Tel: +39 (0)435 773 71
  • Fax: +39 (0)435 778 22
  • Abitanti: 1614
  • Superficie: 70.64 km²
  • Altitudine massima: 2586 m slm
  • Altitudine minima: 682 m slm
  • E-mail: segr.vigo@cmcs.it
  • Associato alla: Unione Montana Centro Cadore
  • Area: U.M. Centro Cadore

Caratteristiche principali

Il Comune di Vigo di Cadore è situato sulla sinistra orografica del Piave in posizione davvero ridente. Il capoluogo è a 951 m e, assieme a Laggio e a Pelos, determina l’ossatura principale degli insediamenti urbani completata da qualche altra borgata più piccola come quelle di Treponti e Piniè.
La parrocchia di Vigo è molto antica. Fu fondata nel 1208 ma già intorno al secolo VIII era stata costruita una cappella.
L’attuale edificio è del 1559 ma nei primi decenni del ‘700 fu rifatto e ampliato. Dedicata a S. Martino, conserva tra l’altro opere lignee del Besarèl e di artisti della sua scuola e inoltre alcuni dipinti del pittore locale Tomaso Da Rin. L’organo del 1757 è di Antonio Barbini e fu modificato alla fine del secolo scorso da Carlo Aletti.
Il panorama delle altre chiese è piuttosto vasto. Tra di esse spicca quella di S. Orsola in piazza a Vigo: risale al ‘300, di stile gotico, fu fondata da un certo Ainardo, figlio di un podestà del Cadore. È abbellita da affreschi sia all’interno che all’esterno e conserva la Gloria di S. Lazzaro attribuita al pennello di Domenico Tintoretto. Per la sua importanza e bellezza è qualificata come monumento nazionale.
A Laggio, la chiesa sacramentale di S. Antonio Abate ha origini quattrocentesche, ma fu ricostruita nel ‘500 e poi all’inizio del ‘700: tra le altre, ci sono opere di Tomaso Da Rin, Giuseppe Heintz il Giovane e Giovanni Antonio Zonca.
La chiesa votiva della B.V. della Difesa fu costruita nel 1512 dopo le guerra con la Lega di Cambrai, quella di S. Margherita a Salagona è molto più antica (forse del secolo XII), quella della Ss. Trinità a Piniè ha poco più di quarant’anni, ma fu costruita in luogo della precedente, seicentesca.
A S. Daniele è intestata una chiesetta costruita nel 1862 mentre a Monderon ve n’è una dedicata a S. Giovanni Bosco.
La chiesa di Pelos dedicata a S. Bernardino da Siena, ha origini del ‘400, fu ampliata in questo secolo nell’immediato dopoguerra ed è abbellita da dipinti di Da Rin e della scuola di Cesare Vecellio. L’attuale parrocchia fu fondata nel 1960.
Vigo possiede una preziosa biblioteca fondata da Antonio Ronzon alla fine del secolo scorso.
La parte più interessante è quella che accoglie pergamene, manoscritti e antichi documenti relativi alla storia del Cadore.
Una parte di essi sono frutto di una donazione della Magnifica Comunità di Cadore.
È dotata inoltre di un cospicuo fondo con migliaia di pubblicazioni più recenti che riguardano l’area cadorina e tematiche universali.
Accanto allo sviluppo nel settore secondario, soprattutto collegato all’industria dell’occhiale e a quella del legno, di rilievo è l’attività turistica, anche invernale, favorita dalle caratteristiche paesaggistiche e naturali.
Suggestive escursioni o semplici passeggiate sono possibili in diverse località: Casera Razzo, Monte Tudaio, Piniè, Pian Poeca, lo Schiavon.

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