VALLE DI CADORE

stemma del comune di Valle di Cadore

  • Municipio: 22, via XX Settembre
  • C.A.P.: 32040
  • Prefisso: 0435
  • Tel: +39 (0)435 505 411
  • Fax: +39 (0)435 519 075
  • Abitanti: 2091
  • Superficie: 41.32 km²
  • Altitudine massima: 2260 m slm
  • Altitudine minima: 530 m slm
  • E-mail: segr.valle@cmcs.it
  • Associato alla: Unione Montana Centro Cadore
  • Area: U.M. Centro Cadore

L’ambito geografico

Valle di Cadore si snoda lungo la strada statale che da Tai prosegue in direzione di Cortina d’Ampezzo. Importante centro di transito, ha rivestito un ruolo di rilevante importanza fino alla costruzione della strada della Cavallera che ha sostituito la vecchia strada che da Perarolo saliva nel cuore del Cadore proprio in prossimità di Valle.
Il capoluogo sorge a 830 m ed è contornato da una serie di frazioni e borgate: la principale è senza dubbio quella di Venàs, importante e popolosa, a sua volta divisa in parecchie borgate. Venàs ebbe la ventura per alcuni anni, all’inizio del secolo scorso, di avere una propria autonomia amministrativa e tuttavia successivamente fu inclusa nel Comune di Valle di Cadore in qualità di frazione.
Tra i nuclei abitati che insistono nel territorio comunale si distinguono oltre a quello di Costa, che presenta elementi di particolare interesse monumentale e caratterizza fortemente il paese, le borgate di Ciesamas, Zoval, Fies, S. Rocco e Vallesina dotate di un’impronta più marcatamente rurale.

Le chiese

La chiesa di Valle ha origini molto antiche e la sua fondazione sembra risalire al secolo XII. Fu ricostruita nel ‘300 su uno sperone dove pare in precedenza esistesse un castello. Nel 1718 venne rifatta ed ampliata e fu costruito un nuovo campanile. A consacrare il nuovo edificio sacro intervenne il patriarca di Aquileia Daniele Delfino. Altri interventi di rilievo furono eseguiti in questo e nel secolo precedente. La parrocchia fu fondata nel 1208 quando venne staccata da Pieve di Cadore.
La chiesa è dedicata a S. Martino e, come accennato, sorge in buona posizione panoramica sopra il corso del Boite. Conserva tra le altre, opere di Antonio De Bettio e Antonio Lazzarini. Possiede un organo di fattura settecentesca e una buona argenteria.
Sono ben cinque le chiese minori: quella dedicata alla B.V. della Pietà a Costa è sacramentale e conserva un dipinto di Tomaso da Rin. Inoltre vi sono quella ottocentesca della Madonna della Neve a Vallesina, quella della Madonna del Carmine a Ciesamas risalente al 1637, quella di S. Rocco, molto antica risalente alla prima metà del ‘500, con opere lignee di Tita De Lotto e infine a Zoval quella della Ss. Trinità.
La parrocchia di Venàs intestata a S. Marco fu fondata nel 1857. Per circa un secolo e mezzo, dal 1604, era stata curazia di Valle. L’attuale chiesa parrocchiale fu eretta a cominciare dal 1842 e consacrata nel 1847. Conserva un dipinto di Francesco Vecellio e opere lignee di G.B. De Lotto. L’organo è di De Lorenzi.
A Suppiane invece c’è la vecchia chiesa parrocchiale sotto il titolo di S. Marco: risale al secolo XIII e fu consacrata nel 1545. A Lasta c’è la chiesetta quattrocentesca di S. Elisabetta e a Dovesto quella di S. Giacomo risalente alla fine del ‘500.

Gli edifici comunali

Tra gli edifici illustri nell’ambito comunale, significativo è il palazzo Piloni-Costantini, in fregio alla strada statale, dalle fattezze nobili e con una stupenda bifora. Le sue origini sono quattrocentesche.

Share This
Open chat
1
Ciao, come possiamo aiutarti?
Design by DiviMania | Made with ♥ in WordPress