- Municipio: 1, piazza Giovanni Angelini
- C.A.P.: 32010
- Prefisso: 0437
- Tel: +39 (0)437 789 177
- Fax: +39 (0)437 789 101
- Abitanti: 1104
- Superficie: 61.96 km²
- Altitudine massima: 3220 m slm
- Altitudine minima: 987 m slm
- E-mail: https://www.comune.valdizoldo.bl.it
- Associato alla: Unione Montana Cadore – Longaronese – Zoldo
- Area: U.M. Cadore – Longaronese – Zoldo
Caratteristiche principali
Il Comune di Zoldo Alto si adagia nella valle che sale in direzione di Forcella Staulanza tra il Pelmo a destra e il Civetta a sinistra.
L’ambiente che registra questa zona è di una bellezza incomparabile tanto da essere meta di cospicui flussi di turismo estivo ed invernale.
I nuclei abitati principali del Comune sono: Pecol, Pianaz, Mareson, Fusine, Costa, Brusadaz, Coi, Goima, Gavaz. Altre località minori e varie borgate punteggiano il territorio che si avvale dappertutto di scorci bellissimi.
Il sistema regoliero fu il primo ordinamento capace di governare il patrimonio boschivo e pastorale della zona e le relazioni civiche tra gli abitanti. Nell’attuale Comune di Zoldo Alto funzionarono cinque Regole: Goima, Fusine, Coi, Mareson e Pecol; evidentemente di ciascuna facevano parte anche le borgate vicine. Con il secolo scorso si affermò il sistema amministrativo comunale.
La parrocchia di Fusine fu fondata nel 1615, mentre dal 1578 vi era una curazia. La chiesa arcipretale dedicata a S. Nicolò, esistente già nel secolo XII, fu rifatta verso la fine del ‘600 e poi ampliata in questo secolo.
Tra le chiese minori conta quelle di S. Giuseppe a Brusadaz, S. Rocco a Pianaz, S. Pellegrino a Coi e S. Longino a Costa.
La parrocchia di Goima fu fondata nel 1726 e la chiesa intestata a S. Tiziano probabilmente ha origini anch’essa nel secolo XII. Nel secolo XVII e in quello successivo fu ricostruita ed ampliata. A Gavaz c’è la chiesetta di S. Rocco.
La parrocchia di Mareson è più recente essendo stata fondata nel 1944. La chiesa dedicata a S. Valentino risale al ‘400 e conserva due altari lignei opera dello scultore e intagliatore locale Andrea Brustolon.
A Pecol la chiesetta esistente è intestata a S. Carlo Borromeo. Distrutta pressoché completamente dall’incendio nella notte del 28 settembre 1961 (fu salvo l’altare ligneo del ‘600 opera di Jacopo Costantini) fu ricostruita con il nuovo campanile. Quell’incendio distrusse anche diverse abitazioni del paese.
Bella iniziativa di carattere museale a Zoldo Alto è quella che dà luogo al Museo degli usi e dei costumi delle genti della Valle di Goima. Nata una decina d’anni fa, è diretta alla conservazione, allo studio e alla valorizzazione del patrimonio storico, folklorico, linguistico ed economico della realtà locale. Protagoniste del Museo sono le antiche attività: dall’agricoltura, alla metallurgia, dalla lavorazione del legno a quella dei tessuti. Raccoglie molti attrezzi da lavoro ed inoltre, come in altri musei di indole etnografica, è stato ricostruito fedelmente il tipico ambiente interno delle case zoldane.