TAMBRE

stemma del comune di Tambre

  • Municipio: 1, piazza 11 gennaio 1945
  • C.A.P.: 32010
  • Prefisso: 0437
  • Tel: +39 (0)437 494 22
  • Fax: +39 (0)437 494 98
  • Abitanti: 1501
  • Superficie: 45.60 km²
  • Altitudine massima: 2251 m slm
  • Altitudine minima: 525 m slm
  • E-mail: segreteria.tambre@alpago.bl.it
  • Associato alla: Unione Montana Alpago
  • Area: U.M. Alpago

L’ambito geografico

Il territorio di Tambre è il più esteso tra i Comuni dell’Alpago e domina dall’alto la conca alpagota in una posizione panoramica molto bella caratterizzata da un ridente ambiente montano. Il capoluogo sorge a 992 m, ma il sistema insediativo evidenzia diverse frazioni che punteggiano l’ambito comunale dando luogo a una diffusa residenzialità.
Tambre è anche il Comune del Cansiglio, la grande foresta ricca di alberi e di storia, e la principale area di residenza della popolazione dei Cimbri, insediatisi in Alpago nei secoli scorsi.

Le chiese

La parrocchia di Tambre è intestata ai Santi Ermagora Vescovo e Fortunato Diacono: la sua fondazione risale al 1730. L’attuale chiesa pievanale fu consacrata nel 1845. Tra le opere d’arte merita un cenno una statua lignea della Madonna: questa Vergine, che ha la caratteristica di essere vestita, è del ‘400 e fu salvata miracolosamente quando l’antica chiesa rovinò travolta da una frana. L’organo è degli anni ’40 di questo secolo.
Nell’ambito parrocchiale chiese minori sono quelle della Madonna del Carmelo a Pianon, di S. Antonio Abate a Broz e di S. Osvaldo al Cansiglio. Quest’ultima è della seconda metà del ‘700 ed è dedicata al patrono della foresta. Conserva una tela di pregevole valore da poco restaurata.
La parrocchia di Borsoi fu istituita nel 1957. Dedicata a S. Osvaldo Re, ha una una chiesa eretta nel secolo XVII, ma successivamente ricostruita. A Lavina sorge la chiesetta dei Santi Fermo e Rustico e a Palughetto quella di S. Daniele.

I cimbri

I Cimbri del Cansiglio provengono senza dubbio dall’altopiano di Asiago dove molti secoli fa quella popolazione si era insediata. Anzi le ricerche storiche non hanno dubbi sul fatto che i Cimbri dell’Alpago siano specificatamente originari del paese di Roana. Su quando la loro esperienza in Cansiglio sia iniziata, invece, v’è qualche punto di incertezza, ma sicuramente all’inizio del secolo scorso arrivarono alcuni appartenenti alla famiglia degli Azzalini anche se qualche autore indica addirittura epoche precedenti. In ogni caso fu l’avvio di un’epopea particolarmente significativa che portò questa comunità ad integrarsi pian piano nella locale realtà e poi a diventare protagonista della vita economica e civile dell’area alpagota. Inizialmente i Cimbri si stabilirono nella foresta attendendo ai lavori boschivi. Successivamente, nella seconda metà del secolo scorso, essi si cimentarono nella realizzazione di nuove abitazioni, talvolta anche in località più comode e meglio dotate di piante. Cominciò inoltre l’esercizio di qualche attività commerciale, (osteria, ristorante, ecc.) antesignana dell’ospitalità turistica di oggi.

Il Museo etnografico “Antonio Salvadei” e il Centro ecologico “Giovanni Zanardo”

Il Museo etnografico sorge a Pian dell’Osteria e accoglie materiali e documenti che aiutano a ricostruire la storia delle popolazioni cimbre, il loro insediamento in Cansiglio, le tecniche della lavorazione del legno, la storia della foresta con particolare riferimento alla sua funzione nel corso della dominazione veneziana, le caratteristiche fisiche e boschive dell’altopiano.
Il Centro ecologico, invece, si trova a Pian Cansiglio e ha finalità di carattere scientifico e divulgative facilitate dall’eccezionale collocazione geografica di cui gode. Dispone di un orto botanico e di una rassegna di esemplari del mondo animale e di altri sussidi per la conoscenza della natura e dell’ambiente.

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