- Municipio: 117, via Faureana
- C.A.P.: 32040
- Prefisso: 0435
- Tel: +39 (0)435 750 01
- Fax: +39 (0)435 753 29
- Abitanti: 600
- Superficie: 27.95 km²
- Altitudine massima: 2581 m slm
- Altitudine minima: 683 m slm
- E-mail: segr.lorenzago@cmcs.it
- Associato alla: Unione Montana Centro Cadore
- Area: U.M. Centro Cadore
Caratteristiche generali
Sulla strada n. 52 “Carnica” che collega il Cadore – attraverso il Passo Mauria – al Friuli, a 880 m si trova Lorenzago. Il territorio comunale è bagnato dai torrenti Piova e Crìdola, affluenti del Piave. Da rilevare che nei pressi del Passo Mauria ci sono le sorgenti del Tagliamento che poi prosegue tra i monti per approdare alla pianura friulana. A sud si erge una delle massime vette dell’area cadorina, il Monte Crìdola con altre cime di notevole rinomanza alpinistica e di elevato valore paesaggistico.
Il centro del paese, non diversamente da altri del Cadore, è la sintesi di due frazioni diverse. Villagrande e Villapiccola costituiscono infatti l’abitato principale formato da case di pietra che hanno sostituito con i piani di rifabbrico le vecchie case interamente in legno. Intorno sono presenti diversi altri nuclei e piccole borgate.
La chiesa parrocchiale dedicata a S. Ermagora e S. Fortunato fu originariamente costruita nel ‘400. Sottoposta a vari interventi di ricostruzione, l’attuale aspetto è quel-lo realizzato alla fine del ‘700. All’interno ci sono opere di Tomaso Da Rin, Francesco Alois, Giovanni Battista Vicari e anche una pala attribuita a Cesare Vecellio. L’organo, seppur modificato rispetto all’impianto originario del 1794, è opera del friulano Francesco Comelli.
La chiesa della Madonna della Difesa di Villapiccola è cinquecentesca (ultimata nel 1512 e consacrata nel 1515) e fu costruita probabilmente quale voto per ottenere pace e affrancazione da vandalismi e distruzioni. Ricostruita e ampliata verso la metà del ‘800 (fu riconsacrata nel 1847), conserva della preesistente chiesetta parti di affreschi di scuola friulana attribuiti a Giovanni da Tolmezzo e un buon organo di fattura settecentesca veneta opera di Moscatelli.
La chiesetta di S. Antonio Abate verso la Mauria in località Coresiei è degli ultimi decenni del ‘700. Restaurata pochi anni fa, fu anche riconsacrata.
Lorenzago esibisce una serie di palazzi ed antiche ca-se di notevole importanza architettonica: casa Tremonti de Tone, palazzo Mainardi ora piazza Luca, casa De Lorenzo Nodare ora Bonometto, casa De Lorenzo detta villa delle Rose, casa De Donà Pitùs, casa Cadorin ora piazza Varè, casa Gerardini ora albergo Trieste, casa Tremonti Felize, casa de chi de Loreta ora Vannini, casa De Donà, casa De Donà Saravàl ora Gerardini e altre ancora oltre alla canonica, al palazzo Fabbro ora sede del Municipio e agli edifici scolastici.
Le attività economiche ed occupazionali sono fondate sulla lunga tradizione turistica (la stagione estiva di Lorenzago ha richiamato nel corso del tempo anche personaggi molto noti), sulle attività silvo-pastorali ed evidentemente sulla vocazione artigiana e industriale messa a frutto in parte considerevole nel comparto dell’occhiale.