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La Brexit e il Covid hanno generato un’onda di ritorno di italiani dal Regno Unito.
È quanto emerge da un rapporto realizzato in collaborazione tra l’Associazione Manifesto di Londra e il Comites nella capitale britannica.
«Se fino a pochi anni fa il Regno Unito era in cima ai sogni dei giovani italiani per le opportunità di studio e di lavoro – spiegano le due realtà che hanno curato il report – oggi quel mito sembra crollato sotto i colpi di una quotidianità cruda e ostile a cui molti hanno deciso di rinunciare».
A incidere, proseguono, «Il micidiale cocktail di Covid-19 e Brexit», che ha generato, non solo nella comunità italiana, «uno stato d’ansia e di sfiducia senza precedenti in relazione alla risposta politica e sanitaria del governo britannico».
Il rapporto, strutturato sulla base delle risposte a un questionario sottoposto a un campione significativo di italiani oltremanica, rileva come «le conseguenze dei due eventi sono state percepite più intensamente da chi appartiene a categorie già considerate svantaggiate, come donne, giovani, lavoratori di settori a rischio e persone con meno titoli di studio».
Molti dei connazionali nel Regno Unito, mette in luce l’analisi di Comites e Manifesto, hanno considerato l’opzione, o hanno già scelto, di tornare in Italia. Una decisione adottata dal 5,7 per cento degli intervistati, mentre l’1,7 per cento si è spostato in un altro Paese. Dati a cui vanno aggiunte le quote di chi sta pianificando il rientro in Italia (6 per cento), di chi è indeciso rispetto al futuro (16 per cento) e di chi vorrebbe rientrare, ma non crede sussistano le condizioni per farlo (21 per cento).
Il rapporto completo è disponibile sul sito: manifestodilondra.org.
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