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È cominciata la scorsa settimana la seconda fase dell’accertamento dell’esistenza in vita sui pensionati che riscuotono in Europa, Africa e Oceania.
Lo comunica l’Inps, spiegando che dal 14 settembre Citibank NA sta curando la spedizione delle richieste di attestazione.
Sono esclusi i residenti nei Paesi Scandinavi e nei Paesi dell’Est Europa, già interessati dalla prima fase.
Le attestazioni andranno restituite alla Banca entro il 12 gennaio 2023.
«Qualora l’attestazione non sia prodotta – spiega l’Istituto di previdenza – il pagamento della rata di febbraio 2023, laddove possibile, avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza e, in caso di mancata riscossione personale o produzione dell’attestazione di esistenza in vita entro il 19 febbraio 2023, il pagamento della pensione sarà sospeso a partire dalla rata di marzo 2023».
L’Inps sottolinea inoltre che «al fine di ridurre il rischio di pagamenti di prestazioni dopo la morte del beneficiario e in una logica di prevenzione delle criticità derivanti dalle eventuali azioni di recupero delle somme indebitamente erogate, alcuni pensionati potranno essere interessati dalla verifica generalizzata dell’esistenza in vita, indipendentemente dalla propria area geografica di residenza o domicilio».
Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito: servizi2.inps.it.
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