«Le ultime rilevazioni delle autorità islandesi sulla zona di Svartsengi indicano che una nuova eruzione vulcanica potrebbe avvenire nella penisola di Reykjanes nell’arco delle prossime due settimane».
Lo segnala l’Ambasciata italiana a Oslo (competente anche per il territorio dell’Islanda) precisando che «l’area di Grindavik, interessata dall’ultima eruzione del 14 gennaio, rimane chiusa e le escursioni sono vietate. Il sito turistico della Blue Lagoon è stato parzialmente riaperto».
Emessa inoltre un’allerta gialla per le bufere di neve che stanno interessano Reykjavik – Regione della Capitale, Sud Islanda, Faxafloi – Sud-ovest, Breidafjordur – Nord-ovest e Sud-est. Tra le aree colpite Höfn – Akureyri, in particolare le strade tra Hveragerði – Reykjavík, Borgarnes – Akureyri e Búðardalur-Hólmavík-Ísafjörður.
«Scarsa visibilità e cattive condizioni delle strade – sottolinea ancora la rappresentanza – stanno causando disagi alla viabilità. Si consiglia di monitorare la situazione prima di ogni spostamento, consultando i siti www.umferdin.is e www.en.vedur.is».
La missione diplomatica segnala anche un «rischio significativo di valanghe nelle zone di montagna di Tröllaskagi, Eyjafjörður, Fiordi dell’Ovest e Fiordi dell’Est».
A tal proposito, la raccomandazione è di «evitare le zone interdette e di effettuare un costante monitoraggio delle informazioni disponibili a viaggiatori e residenti fornite dalle autorità locali sul sito/app www.safetravel.is, sul sito della Protezione Civile islandese www.almannavarnir.is e sul sito dedicato al monitoraggio dei vulcani: icelandicvolcanos.is».
Per maggiori dettagli: amboslo.esteri.it.
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