Dossier Province preparato dall’Upi e inviato oggi dal presidente De Pascale al Governo Draghi. Padrin: «L’obiettivo è quello di ridare forza operativa a enti che in questi ultimi anni hanno dovuto fare i conti con risorse economiche sempre più ridotte e carenza di personale»

da | 17 Mar 2021 | 0 commenti

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È stato inviato oggi, mercoledì 17 marzo 2021, da parte del presidente dell’UPI De Pascal il dossier Province. Destinatario il Governo Draghi. Di seguito, una dichiarazione del presidente Padrin a riguardo.

Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno

«Non posso che accogliere con entusiasmo e partecipazione l’iniziativa dell’Upi. L’obiettivo è quello di ridare forza operativa a enti che in questi ultimi anni hanno dovuto fare i conti con risorse economiche sempre più ridotte e carenza di personale. La riforma Delrio del 2014 ha dimostrato alcuni limiti su cui è necessario lavorare, perché non ne risentano la qualità e quantità di servizi erogati ai cittadini e ai territori. A Belluno abbiamo potuto portare avanti progettualità e iniziative importanti, in questi anni, grazie alla compartecipazione dei Fondi Comuni confinanti e alla piena disponibilità dei canoni idrici. Ma è chiaro che in questo momento, con la necessità di sostenere la ripresa economica, occupazionale e sociale dopo l’emergenza Covid, servono strumenti diversi. Servono risorse strutturali, anche in termini di personale. Serve semplificazione. Se le Province non torneranno – almeno nell’immediato – quegli enti territoriali di primo grado che erano prima del 2014, devono però avere la possibilità di gestire in maniera ancora più efficace le funzioni rimaste, a partire da viabilità ed edilizia scolastica. Mi auguro che il governo Draghi, superata la fase emergenziale del Covid, possa valutare in maniera diversa l’operato delle Province. Il clima di ostilità nei confronti della Pubblica amministrazione, che per qualche anno ha soffiato contro le Province spogliandole di dignità operativa, additandole come fulcro degli sperperi, è passato. Ora è necessario guardare avanti. Le Province servono nella loro funzione di raccordo e di “casa dei servizi” per i Comuni, soprattutto in un territorio montano come il nostro. Come ha scritto il presidente Upi De Pascale nel dossier inviato al premier Draghi, “Durante la crisi sanitaria, le Province sono state chiamate a intervenire in tutti i tavoli – nazionali e locali – per contribuire alla gestione dell’emergenza sulle questioni di maggiore criticità e impatto sulla vita dei cittadini: dalla fruizione in sicurezza della didattica per le scuole superiori sia in presenza che a distanza alla riorganizzazione dei trasporti locali, dalla definizione dei protocolli sanitari per imprese e lavoratori al supporto al mantenimento dell’ordine pubblico. Occorre ora proseguire nella costruzione di una Provincia nuova: istituzione della semplificazione e degli investimenti, in grado di produrre e definire azioni e interventi da tradurre in progetti concreti a favore delle città e dei territori”».

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