Le Autorità birmane il 16 marzo e con effetto immediato, hanno disposto che tutte le persone provenienti da paesi in cui sono stati registrati casi di contagio da COVID-19, tra cui l’Italia, potranno essere sottoposte a misure di quarantena presso strutture sanitarie birmane. Al momento dell’imbarco su un volo diretto in Myanmar a tali persone sarà richiesta la presentazione di un certificato rilasciato dalle competenti Autorità sanitarie del Paese di provenienza che attesti l’assenza di sintomi di malattie respiratorie acute (febbre, tosse o difficoltà respiratorie). Dal 19 marzo è stato inoltre disposto il divieto di ingresso attraverso i valichi di frontiera terrestri a tutti i cittadini stranieri. Gli stranieri titolari di regolare visto d’ingresso possono entrare nel paese e uscirvi attraverso gli aeroporti internazionali di Yangon, Mandalay e Nay Pyi Taw. Si sta registrando una progressiva, costante riduzione del traffico aereo da/per l’Italia. Alcune compagnie aeree stanno introducendo crescenti difficoltà all’imbarco di turisti italiani, anche in partenza da Yangon. In considerazione di tali difficoltà, si raccomanda a coloro che intendono tornare in Italia di contattare tempestivamente la propria compagnia aerea di riferimento per informazioni sul proprio volo, su possibili rotte alternative e sull’effettiva possibilità di imbarco. L’Ufficio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità a Yangon ha introdotto un numero di emergenza dedicato al Covid-19: 0095 67 34 20 802. Per informazioni su COVID-19, consultare il Focus sulla homepage di questo sito web.
Fonte: www.viaggiaresicuri.it (19.03.2020)
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