Là, nel Morro Boa Vista,
c’ é un’altra chiesetta alpina; – din, don
lá, gli alpini italiani
di Vallada, che é agordina,- din, don
innalzan nuovo San Simon.
A Jaraguà do Sul, allor
rintocca, in alto, un nuovo suon,
segno di fede e di ardor.
E’ nostalgico omaggio
agli impavidi immigranti din, don
Dalle Dolomiti vengon
com distacchi molto strazianti din, do
Lavoratori forti ognor
intrepidi e com vigor;
amici e familiari in cuor,
ma corragiosi e com amor.
Bellunesi d´ altro mondo
han lasciato i loro monti, din, don
stanchi, morti di scavare,
bem cocciuti, nei crott rotondi, din, don
lasciaron terre e clima d´or
in cerca d´ altro suol ancor;
geniali ed abili ognor
per trasformar foreste in fior!!!
E tu, Iria, che a Vallada
hai sentito una campanella din, don
e hai visto la chiesetta
degli alpini che é tanto bella, din, don
Appassionata, vibri ancor
pegli immigranti di allor. ( per i migranti di allor? )
Riconoscente, canti enfin,
pei nonni morti oltre confin.
Santa Albertina , Settembre 2014
Texto originale
C’è una chiesa alpina dove
già rintocca una campana.
Nel vederla così in alto
pare in cielo ch’è più lontana.
Col suono par che dica ancor,
nel dolce vespro mattutin,
alla chiesetta tutta in fior
ritornerai mio bell’alpin.
S’ode un suono ma non è più
la campana della chiesetta,
è il silenzio della sera
che pian pian suona la trombetta,
più piano come in un sospir,
tra breve non si sente più,
ma al bruno alpino par di udir
la campanella sua laggiù.
Rosellina che col gregge
vai sui monti di buon mattino,
e con ansia e fede aspetti
che ritorni il tuo bell’alpino,
se pur lontano è il bruno alpin
a te soltanto penserà
e un dì vedrai che a te vicin
felice ancor ritornerà.
Ed un giorno assai più forte
suona a festa la campanella.
È tornato il bruno alpino
e Rosellina si fa più bella.
È bianca e pura come un fior
che al sol di maggio sboccerá,
e la campana con amor
per quelle nozze suonerà.
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