«Dal 4 novembre in 121 comuni portoghesi vige l’obbligo di permanenza domiciliare». Lo comunica l’Ambasciata d’Italia a Lisbona, sul cui sito internet (amblisbona.esteri.it) è indicata la lista completa dei territori coinvolti.
«I cittadini dei comuni interessati dal decreto – precisa l’Ambasciata – hanno il dovere di permanere nel domicilio e astenersi dal circolare in strade e spazi pubblici, tranne per un insieme di casi autorizzati, tra cui l’acquisto di beni e servizi, lo svolgimento dell’attività professionale, ragioni di salute, assistenza a persone vulnerabili, frequenza scolastica, fruizione di momenti all’aperto, accesso a eventi e luoghi destinati alle attività culturali, pratica di attività fisica all’aperto e per portare a spasso gli animali domestici».
Per quanto riguarda i veicoli privati, «possono circolare – spiega la rappresentanza – esclusivamente per attività autorizzate o per il rifornimento di combustibile. In tutti gli spostamenti dovranno essere rispettate le norme indicate dalle autorità sanitarie e dalle forze dell’ordine, in particolare quelle relative al distanziamento».
Ristoranti e bar chiudono alle 22.30, mentre gli stabilimenti destinati al commercio al dettaglio e alla vendita di servizi, così come quelli inseriti in centri commerciali, chiudono alle 22:00. Fanno eccezione farmacie e punti vendita di farmaci non soggetti a prescrizione, studi medici e cliniche e centri veterinari con servizio di pronto soccorso, agenzie funebri, rent-a-car, aree di servizio e punti di rifornimento di combustibile.
Sospese anche le visite a utenti delle strutture per anziani, unità di terapia intensiva e altri servizi per anziani. Le scuole restano aperte. Continuano inoltre gli spettacoli culturali, nel rispetto delle norme sanitarie. Proibiti invece fiere e mercati, salvo autorizzazioni speciali emesse dai comuni di riferimento.
«Torna ad essere obbligatorio – spiega ancora l’Ambasciata – il telelavoro, salvo quando il lavoratore si opponga per fondate ragioni».
Tutti i dettagli sulle restrizioni adottate sono disponibili sul sito: amblisbona.esteri.it.
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